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 2019  luglio 08 Lunedì calendario

Biografia di Eva Kor

Eva Kor (1934-2019). Sopravvissuta ad Auschwitz e ai brutali esperimenti dell’Angelo della morte, il medico nazista Joseph Mendele. È stata la donna che, pur accusandolo, è riuscita a perdonare il funzionario delle Ss Oskar Gröning. Nata in Romania, Eva Mozes Kor fu deportata con la famiglia ebrea ad Auschwitz nel 1944. A differenza del resto della famiglia, lei e la sorella gemella Miriam sopravvissero. Ma furono brutalmente seviziate dal famigerato Mengele, che compì i più brutali esperimenti medici su oltre 1.000 gemelli e altri prigionieri di Auschwitz. «Tre volte alla settimana andavamo al laboratorio del sangue, dove ci venivano iniettati germi e sostanze chimiche», aveva raccontato Eva nel 2001. Eva fu colpita da febbre alta e le furono date non più di due settimane di vita, ma alla fine si ristabilì. Le sorelle furono liberate poco prima del loro undicesimo compleanno e partirono per Israele dove Eva in seguito sposò un americano e si trasferì a Terre Haute, nello Stato americano dell’Indiana. Nel 1985 fondò il Candles Holocaust Museum and Education Center. La sorella morì nel 1993 dopo una vita di sofferenze per i postumi delle torture subite ad Auschwitz. Eva invece ha trascorso il resto della sua vita a parlare di Auschwitz dove tornò ogni anno. Nel 2015 partecipò al processo tedesco dell’ex guardia delle Ss Oskar Gröning. In aula, il contabile di Auschwitz ammise tutte le sue responsabilità, confermò che raccoglieva i bagagli e gli effetti personali delle persone deportate e recuperava eventuali banconote, disse di avere assistito a ogni sorta di crudeltà. Alla fine della deposizione Eva Kor gli strinse la mano e gli disse: «Apprezzo che lei abbia voluto venire qui e guardarci in faccia. Ma vorrei che lei rivolgesse un appello agli ex nazisti ancora vivi, affinché escano dall’ombra e si confrontino con il problema dei gruppi neo-nazisti in Germania oggi. Voi potete dire di essere stati ad Auschwitz, che eravate nel partito nazista e che è stato terribile». Gröning le rispose baciandola sulla guancia, un gesto che fu immortalato in diverse immagini: «So che molte persone mi criticheranno per queste foto – disse la Kor – ma lascio perdere. Sono due esseri umani che si sono incontrati 70 anni dopo il fatto. Non capirò mai perché la rabbia è preferibile a un gesto di benevolenza. Niente di buono può venire dalla rabbia. Sono convinta che abbia fatto tutto ciò di cui è accusato. Gli ho detto che perdonarlo non mi impedisce di accusarlo, né dovrebbe significare una sua minore responsabilità».