Anteprima, 8 luglio 2019
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Biografia di Enrico Cattaneo
Enrico Cattaneo (1933-2019). Fotografo. «Era un uomo molto intelligente, attento. Quando guardava le opere, anche le sue, si metteva una mano sul fianco e un’altra sul collo, pensava e poi parlava con la sua voce inconfondibile, in certi punti un po’ acuta, segnata dall’accento milanese e dal milione di sigarette che aveva fumato. Lo conoscevo da oltre vent’anni, tante volte ero stata nella sua grande casa studio, dove ha sede anche l’archivio, nel quale vigeva un ordine complesso fatto di quaderni, cassetti e cassettiere. Un ordine partito dai suoi inizi. […] Aveva una storia lunga e ricca di rapporti importanti, dei quali non si vantava mai. La sua capacità di guardare lo aveva portato a diventare il fotografo di riferimento per molte gallerie, soprattutto milanesi. Aveva fatto lavori importantissimi, sua la famosa foto del gattino, la seconda Soluzione di immortalità di Gino De Dominicis, sua la documentazione di molte delle prime mostre della galleria milanese di Massimo Valsecchi: Kudo, i Poirier, Baruchello, Hamish Fulton, David Tremlett. Quando raccontava di quegli anni Enrico si divertiva a ironizzare. Allora era tutto più semplice. Il fotografo portava a casa le opere senza assicurazione, le metteva nella sala di posa, le fotografava con la luce giusta. Una volta ha portato a casa dei feltri di Beuys. La moglie li ha riposti, scambiandoli per i feltri della lucidatrice. Storie paradossali che Enrico ti raccontava soave, facendoti ridere a crepapelle» [Angela Madesani, ArtTribune].