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 2019  luglio 07 Domenica calendario

Abolire il pareggio nel calcio?

Caro Aldo, 
alla luce dell’ennesima beffa ai danni di una Nazionale italiana di calcio (figuriamoci se Romania e Francia potevano mai tentare di vincere la partita, rischiando di far qualificare l’Italia padrona di casa per la fase finale dei recenti Campionati Europei U21!), perché non si abolisce il pareggio nel calcio, introducendo la Vittoria «ai punti», come nel pugilato? In questo modo, assisteremmo sempre a sfide combattute e corrette, sapendo che chi gioca meglio alla fine vince, evitando calcoli sleali oltre all’epilogo sgradevole degli eventuali tempi supplementari e calci di rigore. 
Vincenzo Barlotti 

Caro Vincenzo,
«hoy nosotros empatamos», oggi si pareggia, disse il capitano dell’Uruguay a Sandro Mazzola entrando in campo. Messico 1970. Era per entrambe le squadre la seconda partita del girone eliminatorio. L’Italia aveva battuto 1 a 0 la Svezia – «ciabattata di Domenghini» scrisse Brera –, l’Uruguay aveva superato Israele; il pareggio avrebbe qualificato sia noi sia loro. E pareggio fu. Mazzola avvertì i compagni, cui non parve vero di non sprecare energie in altura. L’unico a ribellarsi fu Bertini, che cominciò a tirare da tutte le posizioni, con gli uruguagi che lo indicavano a Mazzola come a dire: ma chi è ‘sto matto? 
Mi rendo conto, caro Vincenzo, che questo episodio – che mi fu raccontato dallo stesso Mazzola – potrebbe avvalorare la sua ipotesi di abolire il pareggio. Ma non le sembra una storia quasi letteraria? Certo, quella volta ne traemmo vantaggio. Altre volte siamo stati vittime di accordi più o meno espliciti. Ricordo Svezia-Danimarca agli Europei 2004. Se fosse finita 2 a 2, entrambe le squadre avrebbero passato il turno. Ai nostri danni. Finì 2 a 2. Registrai la partita e la rividi per capire se ci fosse stata un’intesa aperta. Sinceramente, è difficile da dire. 
Ci sono cose che devono andare così; e così vanno. La storia del calcio è piena di mezzi accordi, magari violati. Altre volte le pastette furono vergognose: nel 1982 la Germania perse la prima partita con l’Algeria, pareva fuori, ma nella terza aveva di fronte l’Austria: segnò subito Hrubesh per i tedeschi, e il resto della partita fu una serie di passaggi laterali. Se è per questo, nel Mondiale precedente i peruviani si erano lasciati fraudolentemente seppellire di gol dagli argentini, a danno del Brasile. E l’Argentina vinse.