il Fatto Quotidiano, 7 luglio 2019
Polemiche per Dolce e Gabbana alla Valle dei Templi
Dolce e Gabbana arrivano ad Agrigento, si appropriano della Valle dei Templi, cambiano il volto di Palma di Montechiaro, spostano perfino un matrimonio a Sciacca. I due stilisti siciliani, in un progetto avviato tre anni fa, hanno infatti scelto di venire qui per mostrare il meglio della gioielleria, della sartoria e dell’alta moda della loro casa, sconvolgendo la normale routine delle cittadine siciliane, tra elogi e critiche. Ieri il grande evento. A Sciacca un matrimonio che doveva svolgersi ieri nella basilica del Soccorso, programmato da ben due anni, è stato celebrato in un’altra chiesa perché anche i due stilisti hanno scelto la basilica per il loro grande evento. A nulla sono valse le sollecitazioni degli sposi che già nel settembre 2017 avevano già prenotato la data, scegliendo di conseguenza il locale e tutto il resto: a marzo infatti l’arciprete della città delle terme aveva annunciato il disguido che adesso però potrebbe finire in tribunale. È intenzione dei due coniugi fare causa all’organizzazione dell’evento e al Comune di Sciacca per un fatto che ha destato grande clamore e ha costretto la coppia a cambiare la location.
Nonostante le lamentele per le strade chiuse e l’impossibilità per i non invitati di partecipare alla grande serata, sempre a Sciacca, nella piazza Angelo Scandaliato, i due stilisti hanno dall’altro lato mostrato l’immagine più bella della provincia di Agrigento al mondo e a più di 70 giornalisti arrivati da ogni parte del pianeta per le tre sfilate.
Chiusure e divieti ci sono stati anche ad Agrigento dove la Valle era impossibile durante l’evento di ieri, così come le strade che arrivano al Parco archeologico, chiuse già dal primo pomeriggio per consentire gli ultimi preparativi e l’arrivo delle modelle che hanno sfilato sulla passerella allestita nel maestoso tempio della Concordia. Quest’ultima però, grazie al contributo dei due stilisti, rimarrà anche nei prossimi mesi permettendo un nuovo itinerario ai visitatori del tempio.
Dolce e Gabbana hanno trasformato Palma di Montechiaro in un set cinematografico degli anni Ottanta: nella città del Gattopardo, però, hanno fatto una donazione al Comune per il restauro del Palazzo ducale Tomasi di Lampedusa, oltre a un progetto di floral design per i giardini della villa comunale e al regalo degli allestimenti che hanno reso unica la piazza principale del paese, che nei prossimi giorni sarà meta di numerosi turisti. La risonanza dell’evento, così come accaduto negli anni passati con il Google Camp, probabilmente mitigherà anche le critiche di alcune commercianti di Sciacca i quali hanno dovuto spegnere le insegne e le illuminazioni dei propri negozi durante l’evento di ieri sera, per non interferire con i giochi di luce previsti dall’organizzazione. Coloro che abitano in zona poi, hanno dovuto “limitare gli spostamenti – come si legge nella nota del Comune – e pianificare i movimenti delle auto entro il 5 luglio”.