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 2019  luglio 06 Sabato calendario

La testa di Tutankhamon battuta per 5,24 milioni

Sara Mauri
Quarzite marrone, il naso un pochino distrutto, le labbra piene, gli occhi a mandorla: la corona di un giovane faraone. Il capo di pietra del re d’Egitto guarda il mondo con i suoi 3.000 anni di storia. La testa di marmo di 28 centimetri, rappresentazione perfetta delle delicate fattezze di Tutankhamon è stata messa all’asta da Christie’s. Dal 1985 apparteneva alla collezione tedesca Resandro. Ed è stata battuta dalla casa britannica per la cifra record di 4,7 milioni di sterline: 5,24 milioni di euro. Ma la vendita di questo pezzo da esposizione ha fatto storcere il naso all’Egitto. Il governo egiziano aveva, infatti, domandato alla casa d’aste l’annullamento della vendita della reliquia raffigurante l’antico re-ragazzo modellato con le caratteristiche del dio Amon. Le autorità egiziane hanno tentato in tutti i modi di fermare l’asta. La battaglia del governo egiziano, affinché il reperto archeologico e artistico torni alla loro terra è stata tosta, ma – per ora – non hanno avuto successo: l’asta è andata avanti lo stesso. Ad aggiudicarsi il pezzo, un compratore sconosciuto.
Tutankhamon, figlio di Ra, il faraone fanciullo, salito al trono in giovanissima età, è un re molto conosciuto. La sua maschera funeraria d’oro è custodita al museo egizio del Cairo. La sua celebrità si deve alla scoperta della tomba, nel 1922: Howard Carter trovò meraviglie all’interno del suo luogo dell’eterno riposo. Questa testa di quarzite, che mostra il ragazzo re che assume la forma dell’antico dio Amon, invece, dovrebbe provenire dall’Alto Egitto. Infatti, rappresentazioni simili di Amon con i tratti del viso di Tutankhamon sono state scolpite per il tempio di Karnak. È quello che sostiene Zahi Hawass, ex ministro delle Antichità egiziano: la statua «sembra provenire da Karnak». Hawass ritiene che la statua abbia lasciato l’Egitto nel 1970. Il sospetto è che la testa di faraone sia stata trafugata dal vasto sito antico del tempio di Karnak a Luxor, la vecchia Tebe.
«Faremo del nostro meglio per fermare immediatamente questa asta», aveva detto Mostafa Waziri, capo del consiglio supremo dell’Egitto per le antichità. «Credo che sia stato portato fuori dall’Egitto illegalmente». Non esiste, secondo lui, documento per dimostrare il contrario. Prima dell’asta, Waziri si era detto deluso dal fatto che la vendita andasse avanti, nonostante le richieste di informazioni e le proteste dei funzionari governativi e dell’ambasciata egiziana. I funzionari egiziani hanno anche chiesto a Christie’s di dimostrare che la statua abbia lasciato legalmente ilPaese. L’Egitto ha introdotto leggi nel 1983 che vietano la rimozione di manufatti. Christie’s – dal canto suo – dice che, in precedenza, l’Egitto non ha mai espresso preoccupazione per il busto, nonostante il reperto sia stato esposto pubblicamente. La casa d’aste ha anche detto che l’esistenza della testa di faraone era nota da parecchio tempo ed era stata esposta per un certo numero di anni. «Riconosciamo che gli oggetti storici possono sollevare discussioni complesse sul passato, eppure il nostro ruolo oggi è lavorare per continuare a fornire un mercato trasparente e legittimo che rispetti i più alti standard per il trasferimento di oggetti», ha dichiarato la casa d’aste.
Intanto, la tomba del re ragazzo, quella scoperta da Carter è stata restaurata e riportata al suo antico splendore. «Riuscite a vedere qualcosa?». 
«Sì, cose meravigliose!».