La capitale produce più rifiuti di quelli che riesce a smaltire. In questa fase, ogni giorno oltre 300 tonnellate di indifferenziati non vengono raccolte perché non ci sono gli impianti in grado di gestirle.
• Gli impianti regionali sono obbligati a ricevere i rifiuti di Roma?
Ieri il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti ha firmato un’ordinanza con la quale obbliga gli impianti del Lazio a prendere i rifiuti di Roma in via prioritaria fino alla massima capacità per cui sono autorizzati. Solo la Rida di Aprilia ha risposto negativamente chiedendo, a sua volta, di poter portare più rifiuti al termovalorizzatore di San Vittore.
• Quali sono le richieste avanzate dalla Regione ad Ama?
Con l’ordinanza di ieri la Regione impone ad Ama la pubblicazione di un cronoprogramma per ripulire la città che preveda di raccogliere i rifiuti entro 48 ore di fronte a scuole e ospedali ed entro 7 giorni in tutta la città.
• Perché i rifiuti restano in strada?
Prima di essere portati negli impianti di gestione, i rifiuti in eccesso dovrebbero essere stoccati nei siti di trasbordo. Oggi gli unici disponibili sono a Rocca Cencia e Ponte Malnome, la cui autorizzazione scade però il 7 luglio. Ieri Raggi ha firmato un’ordinanza per autorizzare una stazione di trasbordo a Saxa Rubra.
• È stato approvato il nuovo piano di gestione dei rifiuti regionale?
L’ultimo piano della Regione Lazio è scaduto a dicembre del 2018. A gennaio 2019 è stato approvato in giunta il nuovo piano dei rifiuti fino al 2025. Entro la fine di luglio sarà trasmesso al consiglio regionale per l’approvazione definitiva.
• A chi spetta la nomina di un commissario per i rifiuti?
Se Ama non rispetterà le richieste dell’ultima ordinanza del presidente della Regione sarà aperto un tavolo tra regione, ministero, e prefettura chiamato a verificare la possibilità di nominare un commissario. La nomina del commissario spetterà in ultima istanza al ministro dell’Ambiente.
• Da chi deve partire la richiesta di aiuto per lo smaltimento?
La richiesta di aiuto nella gestione dei rifiuti della capitale deve partire dal Comune di Roma o direttamente da Ama. La dichiarazione di stato di emergenza può invece essere fatta solo dal Sindaco, dal Prefetto o dalla Protezione Civile.
• Ama è in crisi?
La situazione finanziaria di Ama è da mesi un mistero. L’azienda non ha approvato gli ultimi due bilanci di esercizio e l’ultimo rendiconto disponibile è quello del 2016. Questo stallo ha causato la rottura tra la sindaca Raggi e il precedente amministratore delegato da lei nominato, Lorenzo Bagnacani.
• Chi gestisce la crisi dei rifiuti di Roma?
Nel corso dell’amministrazione 5Stelle del Comune di Roma i vertici di Ama sono cambiati cinque volte, e l’8 luglio saranno 5 mesi dalle dimissioni di Pinuccia Montanari, ultima assessora all’Ambiente del Comune di Roma. Da allora le sue deleghe sono in capo alla sindaca.