ItaliaOggi, 5 luglio 2019
A Cipro si sceglie il sesso del bebè
L’isola di Cipro è divenatata la meta degli europei che vogliono diventare genitori con la procreazione medicalmente assistita e con questa pratica scegliere il sesso del loro bambino. Nell’isola si può. O meglio, nella parte dell’isola che è occupata dai turchi e dunque non deve osservare la legge europea. Cipro appartiene all’Unione europea, e dunque segue lo stesso ordinamento di bioetica degli altri paesi membri della Ue. Scegliere il sesso del nascituro è una pratica proibita in Europa e dunque anche a Cipro, se non fosse per quella parte dell’isola, il quarto a Nord, che è occupato dall’esercito turco dal 1974. È riconosciuto solo da Ankara, la capitale turca che dispone di circa 30 mila soldati sul posto e che qui fa prevalere la propria legge.Secondo i medici le questioni che hanno a che fare con le tecniche di procreazione medicalmente assistita la legislazione di Ankara è più permissiva rispetto a quella europea. E questo lascia posto a numerose pratiche, a volta controverse, secondo quanto ha riportato Le Figaro. Così sono sempre più gli europei che si recano a Cipro per sottoporsi alle pratiche di procreazione medicalmente assitita che qui offrono anche la possibilità di decidere il sesso del nascituro. La scelta viene fatta con una diagnosi genetica pre-impianto: si tratta di riconoscere gli spermatozoi che possono generare maschi e femmine utilizzando delle tecniche genetiche. Successivamente si procede all’inseminazione artificiale. In pratica, significa che vengono raccolti gli ovociti della futura mamma prima di effettuare la fecondazione in vitro (Fiv). Dopo qualche giorno di coltura viene esaminata una cellula di ciascun embrione. In quel momento si verifica che sia sano prima di impiantarlo nell’utero della futura mamma. Questa pratica è assolutamente vietata in Europa. Ma a Cipro viene praticata nella clinica del professor Armagan Ululas, che offre agli stranieri un pacchetto tutto compreso. Il prezzo della fecondazione in vitro (Fiv), con la selezione del genere è incluso in un pacchetto che prevede anche un biglietto aereo, il soggiorno di una settimana in un hotel con trattamento di pensione completa e cure specifiche. Costo totale: 7.400 euro, secondo quanto ha riportato Le Figaro. «Facciamo di tutto per rispettare la legge, ma se c’è da aggirarla per questa questione della riproduzione medicalmente assistita noi concepiamo le cose in maniera diversa. Il nostro credo è la felicità delle coppie» ha detto il medico Armagan Ululas a Le Figaro.
A Nicosia, la capitale di Cipro, divisa in due, nella parte occupata dai turchi dove si trova la clinica di Armagan Ululas, arrivano non soltanto dall’Europa per sottoporsi a questa pratica per scegliere il sesso del bebé con le pratiche di riproduzione merdicalmente assistita vietate altrove, ma ci sono anche coppie provenienti dal Medio Oriente, da paesi come il vicino Libano o dalla Giordania. C’è chi racconta che in questa clinica i medici sono riusciti a far divenatre madre una donna di 55 anni che ha messo al mondo una bambina e suo marito di 62 anni piangeva di gioia.
L’afflusso di coppie desiderose di scegliere il sesso del loro bambino, di donare ovociti e di chi si sottopone alla fecondazione in vitro aumenta ogni anni del 30%, secondo alcune cifre non ufficiali riportate da Le Figaro. La legge turca non impone limiti d’età per sottoporsi alle pratiche di riproduzione medicalmente assitita ed è il motivo per il quale oltre 5 mila coppie si recano nelle 16 cliniche della regione ogni anno. Inoltre, il tasso di riuscita della fecondazione in vitro è del 65% ma le cifre non sono controllate. Il non riconoscimento internazionale di questa parte di Cipro getta un velo di opacità su queste pratiche e non si sa che fine fanno gli spermatozoi e gli embrioni non utilizzati.