La Stampa, 5 luglio 2019
Renzi deve pagare 15 mila euro
La Corte dei Conti della Toscana ha condannato per danno erariale l’ex premier Matteo Renzi. I fatti si riferiscono a quando era presidente della Provincia di Firenze, nel periodo 2004-2009, e in particolare al conferimento di quattro incarichi da direttore generale al posto di un’unica figura prevista per statuto. Secondo i giudici contabili, la scelta ha provocato un aggravio di spesa e il danno erariale, quantificato in 15 mila euro, deve essere risarcito. Per altri quattro ex dirigenti e per un ex assessore della Provincia il risarcimento è stato fissato tra i 10 e i 37 mila euro. Un altro imputato è stato invece assolto. La Procura, che aveva valutato un danno complessivo di ben 800 mila euro, non farà ricorso, mentre gli avvocati dei condannati hanno annunciato che lo faranno.
«Abbiamo chiesto l’appello come avvenuto in passato - ha spiegato Alberto Bianchi, avvocato di Renzi -. Siamo fiduciosi sull’esito finale per ragioni di metodo. È stato condannato senza esplicita richiesta della Procura, e in presenza di una legge che esclude che possa essere sottoposto a giudizio un soggetto che, come Renzi, era rientrato nel processo su ordine del giudice dopo che la Procura ne aveva chiesto l’archiviazione». Per il legale, sarebbe «paradossale attribuire all’organo politico l’eventuale danno di una decisione presa con tutti i visti di regolarità, anche contabile».