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 2019  luglio 05 Venerdì calendario

L’India non è la nazione che cresce di più al mondo

Il tasso di crescita dell’India è tutto da rivedere. Al ribasso rispetto alle cifre ufficiali che, secondo alcuni economisti, sarebbero sopravvalutate con il risultato che il Paese non sarebbe il più dinamico del mondo. A far scoppiare la bomba è stato lo studio pubblicato sul sito di Harvard dall’economista Arvind Subramanian che tra il 2014 e il 2018 è stato capo consigliere economico del governo indiano. La crescita del pil indiano è stata sovrastimata di circa 2,5 punti l’anno, ha sostenuto. «Invece del 6,9% indicato per il periodo compreso fra il 2011 e il 2016, la crescita è stata fra il 3,5% e il 5,5% l’anno». Numeri lontani dalla forchetta tra il 5% e l’8% l’anno calcolata dalle statistiche ufficiali del governo, secondo quanto ha riportato Le Figaro.Per arrivare a questo risultato Arvind Subramanian ha esaminato 17 indicatori: consumi di elettricità, petrolio, acciaio e cemento; vendite di auto nuove, di due ruote e di trattori; traffico aereo; esportazioni, importazioni, produzione industriale, credito, flussi turistici, trasporto ferroviario. Dal 2001 al 2011 la quasi totalità di questi indicatori è aumentata più o meno allo stesso ritmo del pil, ha sostenuto, poi, tra il 2012 e il 2018 hanno rallentato, ad eccezione dei consumi di petrolio e elettricità. La crescita delle esportazioni rimpicciolisce dal 14 al 3%. La produzione di vetture cade, passando da una crescita del 19% a un calo dello 0,1%, secondo quanto ha scritto Arvind Subramanian, nel suo report e ripreso da Le Figaro.
L’annuncio di questo scostamento arriva dopo il cambiamento operato dal governo quattro anni fa del metodo di calcolo del pil con la conseguenza di rivedere al rialzo la crescita. Numerosi analisti delle grandi banche erano scettici già all’epoca. Nel 2016, un economista di Bank of America Merrill Lynch stimava che la crescita fosse stata del 4,8% nel 2015 invece dell’8% comunicata ufficialmente, secondo quanto ha riportato Le Figaro.
Il dubbio sulle statistiche fornite dal governo è aumentato dall’inizio dell’anno. E sono aumentate le controversie nei confronti dei dati ufficiali forniti dal governo. Secondo quanto ha riportato Le Figaro, si è compreso che le statistiche sono una questione politica e di prestigio per il governo del premier Narendra Modi che continua a sostenere che l’India è l’economia più dinamica al mondo e lui accredita per sé, l’immagine del capo che sta trasformando l’India in una grande potenza.