ItaliaOggi, 5 luglio 2019
Turismo sanitario in Germania
Non c’è nulla da vedere a Vogtareuth, 3.284 abitanti, in Baviera, al confine con l’Austria. Eppure ogni giorno è invasa dai turisti, in gran parte arabi, intere famiglie con i bambini. In paese c’è una modernissima clinica specializzata per assistere gli stranieri che vogliono medici bravi e strutture moderne. «Non c’è da meravigliarsi», ha dichiara alla Süddeutsche Zeitung, Jens Jusczak, direttore del centro per il Medizintourismus all’università di Bonn. «Il nostro sistema sanitario gode di un’ottima reputazione all’estero, i nostri ospedali sono tra i migliori, e non sono tra i più cari. Per fare un paragone, nella sola Baviera si trovano più apparecchi per la risonanza magnetica che in tutta Italia».Non si perde tempo in lista d’attesa. Soprattutto se paghi. Ufficialmente, un ricco sceicco non dovrebbe pagare di più di un normale pensionato tedesco, ma le cliniche private non si fanno molti scrupoli. Offrono camere da hotel a cinque stelle, le cucine preparano pasti adatti ai gusti dei clienti, da qualsiasi parte del mondo arrivino, e rispettano le regole religiose. Offrono anche moschee per chi desidera pregare.Chi lo desidera può anche assumere bodyguards per tutto il periodo del ricovero.
Per legge, tuttavia, sono vietati premi per chi procura clienti, ma esistono diverse agenzie che in internet offrono il loro aiuto, per trovare lo specialista più adatto per il cliente, e per assistere il visitatore durante il ricovero. Se necessario, intervengono per ottenere rapidamente un visto. Ogni anno centomila stranieri vengono ricoverati in ospedali o cliniche, e altri 150 mila sono curati ambulatorialmente. Sono calcolati anche gli stranieri residenti, o il turista che subisce un incidente, o si ubriaca all’Oktoberfest ma, secondo Jusczak, almeno il 40% sono stranieri giunti appositamente nel paese per farsi curare o operare. Al primo posto i cittadini comunitari, seguiti dai russi, e dagli europei dell’Est, e quindi da pazienti arabi.
Un affare gigantesco: ogni giorno gli ospedali pubblici e le strutture private incassano circa quattro milioni di euro, oltre un miliardo e 400 milioni all’anno, grazie al Medizintourismus. Una cifra certamente inferiore alla realtà, ha assicurato Jusczak, senza contare l’indotto. Il paziente arriva accompagnato da familiari e da amici, che soggiornano in albergo, e fanno shopping. Tutte spese non calcolabili. Il 5% dei pazienti curati all’ospedale della Ludwig Maximilians-Universität di Monaco sono stranieri, e il 70% di loro arriva appositamente dall’estero, il 35% giunge da paesi arabi. Un fenomeno in continuo aumento che pone strutture private e pubbliche innanzi a nuovi problemi.
Manca il personale in grado di parlare la lingua dei pazienti. Una visita medica con l’aiuto di un interprete non è la migliore soluzione. È necessario che chi traduce sia un paramedico a evitare equivoci. Un infermiere che parli russo o arabo viene assunto all’istante, alle condizioni desiderate, con molti extra per sé, e per la famiglia. Il personale manca anche per l’assistenza ai pazienti tedeschi: in media, tra infermieri e medici, il rapporto è di 17 a mille. Nel 1991, il personale era quattro volte più numeroso.