Il Messaggero, 4 luglio 2019
Fare figli costa troppo per gli italiani
L’Italia è un Paese di anziani e culle vuote, da cui i giovani spesso se ne vanno, ed è anche il Paese in cui la spesa pubblica è sbilanciata a favore delle pensioni, mentre gli investimenti a sostegno delle famiglie mancano. In un recente rapporto elaborato dal Forum Associazioni Familiari si evidenzia il collegamento tra politiche familiari carenti e crisi demografica. A frenare le nascite sono innanzitutto le motivazioni economiche, è la precarietà lavorativa che disincentiva la natalità: circa l’80% delle coppie (dati dell’Istituto Toniolo) vorrebbe avere figli, ma in molti ci rinunciano o rinviano pensando ai rischi di impoverimento che la paternità e la maternità comporta. In Italia, un bambino nei primi 12 mesi costa tra i 7mila e i 15mila euro (Federconsumatori), mentre crescere un figlio da 0 a 18 anni richiede 170mila euro. Il raffronto con gli altri Paesi europei parla chiaro: per la famiglia l’Italia spende l’1,9 del Pil, contro il 3,5 di Gran Bretagna, Danimarca e Svezia o il 2,9 della Francia, paesi europei che non a caso stanno registrando un andamento demografico ben diverso dal nostro. La differenza si fa sentire in particolare se si guarda agli assegni familiari: in Germania una coppia con un figlio riceve un sostegno mensile di 200 euro, in Italia può variare da 137 euro (per un nucleo familiare a bassissimo reddito) a neanche 50 euro (per una famiglia che ha un reddito lordo totale di 30 mila euro) fino a una decina di euro (per chi supera il reddito lordo di 65 mila euro). Allo stesso tempo, non è un mistero che le risorse pubbliche in Italia sono assorbite in larga parte dalle pensioni, voce a cui lo Stato destina quasi il 60% della spesa sociale, nettamente più degli altri grandi Paesi Ue.
Di fronte a questa distorsione del nostro welfare il Forum della Associazioni familiari propone un rimedio drastico: un assegno mensile alle famiglie di 150euro per ogni figlio, uguale per tutti a prescindere dal reddito o dall’Isee. estesa fino a 26 anni nel caso di studenti in regola e incrementata se uno dei figli è affetto da disabilità. Le coperture? Il presidente del Forum Gigi De Palo calcola che si potrebbero trovare 17 miliardi di euro di spesa, recuperando 10 miliardi con il taglio del bonus di 80 euro, 6 miliardi dagli Assegni Familiari Inps pagati dalla fiscalità generale e 1 miliardo da altre dotazioni famiglia.