la Repubblica, 4 luglio 2019
Da Boeing 100 milioni per le vittime dei 737
Cento milioni di dollari per le famiglie delle persone morte sul 737 Max: la Boeing ha annunciato un primo risarcimento destinato ai parenti delle vittime dei due disastri che hanno coinvolto i suoi aerei negli ultimi mesi. Le 189 del volo Lion Air 610 dell’ottobre 2018 e i 157 del volo Ethiopian Airlines 302 del marzo 2019. Non è ben chiaro come questa somma verrà distribuita: l’azienda di Chicago ha sottolineato che la somma andrà a coprire spese vive, educazione e difficoltà finanziarie dei parenti e delle comunità coinvolte, e verrà pagata durante un lungo periodo.
La cifra stanziata, pari a circa 250mila euro a persona, equivale solo al passo iniziale di un percorso che si annuncia lungo e travagliato per la Boeing, già al centro di almeno ottanta cause avviate dai parenti delle vittime. Fra loro c’è anche Ralph Nader, avvocato e militante dei diritti civili Usa, il quale ha perso una nipote nel volo Et302 e si batte perché al 737 Max sia impedito di volare in via definitiva. Per ora le autorità dell’aviazione di tutto il mondo hanno fermato l’aereo in via cautelativa, ma l’inchiesta sulla sua affidabilità sembra richiedere tempi lunghi.
Nei giorni scorsi anche un pilota Boeing, per ora anonimo, si è aggiunto alle famiglie che hanno fatto causa. Ancora più imbarazzante per l’azienda la notizia, diffusa dall’agenzia Bloomberg, che i manager avevano affidato il compito di scrivere parti del software di volo del 737 in subappalto a programmatori indiani appena laureati, pagati nove euro l’ora. La Boeing nega che questi collaboratori siano coinvolti nella programmazione del sistema anti-stallo Mcas, l’indiziato principale per i due disastri. Ma anche l’Agenzia aeronautica federale Usa ha scoperto nuovi difetti del discusso programma, il che lascia pensare che prima di veder volare di nuovo i 737 ci vorrà parecchio.
La Boeing comunque fa capire di voler continuare a credere nell’aereo, che è il suo cavallo di battaglia. Nonostante i 737 siano bloccati ovunque, la produzione continua a ritmo quasi pieno, scrive il settimanale finanziario tedesco Wirtschaft Woche : 42 aerei al mese anziché i consueti 52. Ma questo, sottolinea il settimanale, ha costretto i responsabili dello stabilimento a parcheggiare decine di velivoli nei posti macchina dei dipendenti. Le foto satellitari confermano: il posteggio è strapieno, gestito in un gioco a incastro come il Tetris.