ItaliaOggi, 4 luglio 2019
Anche il Piemonte chiede autonomia
C’è anche il Piemonte. «Questa sarà la legislatura dell’autonomia». Con l’avvento della Lega, forza di maggioranza a sostegno del nuovo governatore di centrodestra, Alberto Cirio, dalle parti di Torino verrà avviato l’iter per richiedere maggiori competenze regionali allo Stato su materie come sanità, istruzione, lavoro e infrastrutture. Con una commissione ad hoc che in Piemonte seguirà una procedura simile a quella già intrapresa dal Veneto, dalla Lombardia e dall’Emilia-Romagna. Parola del presidente del consiglio regionale, Stefano Allasia, esponente del partito di Matteo Salvini.Il dossier sull’autonomia divide i due azionisti del governo, con la Lega che preme e il M5s che frena. La questione, nonostante l’insistenza delle Regioni interessate, in primis il Veneto del governatore leghista Luca Zaia, non è ancora stata sbloccata. E il Piemonte, che alle regionali dello scorso 26 maggio è passato dal Pd di Sergio Chiamparino al centrodestra di Cirio, è pronto a fare la sua parte per ottenere ulteriori poteri decisionali da Roma.
Allasia, 45 anni, ex deputato torinese della Lega, non ha perso tempo. E lo scorso lunedì ha sollevato il tema dell’autonomia del Piemonte durante il suo discorso d’insediamento a Palazzo Lascaris, sede del consiglio regionale. «Vista l’importanza del tema sarà mia premura proporre appena possibile, come presidente del consiglio, l’istituzione di una commissione speciale per l’autonomia», ha annunciato il leghista.
«Chiederemo maggiore autonomia per inserirci in un percorso già iniziato da Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna, affinché il Piemonte non sia più la Regione fanalino di coda del Nord», ha aggiunto Allasia. «La storia ci insegna che meno si centralizza la spesa e meglio si ottimizzano le risorse. La Regione vuole quel che le spetta. E questo consiglio deve diventare la casa di tutti gli amministratori locali».
Di maggiore autonomia, subito dopo la vittoria alle regionali, aveva parlato anche Cirio. «Ci siederemo al tavolo romano per rivendicare un’autonomia più forte e con più materie per il nostro Piemonte», aveva sottolineato il governatore in quota Forza Italia. «Voglio censire lo stato di attuazione, vedere quante risorse abbiamo effettivamente speso, quante impegnate e quante ancora libere. E tra queste voglio vedere se la loro destinazione è ancora compatibile con i tempi che cambiano, perché non dimentichiamoci che sono state decise dieci anni fa».
Veneto, Lombardia, Emilia Romagna e ora anche il Piemonte. Allasia, eletto presidente del consiglio regionale con 33 voti a favore, 15 schede bianche e 3 nulle, è pronto a inoltrare la sua richiesta al governo. «Ritengo che sia necessario accelerare l’iter utilizzando ogni possibilità legislativa che la Costituzione ci concede», sono le parole dell’esponente del Carroccio riportate dallo Spiffero.
«È necessario ottenere un adeguato trasferimento di risorse dallo Stato, superando le sperequazioni che hanno sempre penalizzato le regioni virtuose. Governo del territorio, istruzione, politiche sanitarie e infrastrutture sono alcune delle materie oggetto di trattative col governo che ci consentirebbero di fornire servizi migliori ai piemontesi».