ItaliaOggi, 3 luglio 2019
Sarà un vero Caravaggio? Intanto, è stato venduto
Il quadro «Giuditta e Oloferne», attribuito a Caravaggio, un’attribuzione presunta sulla quale si discute ancora (Mina Gregori, l’autorità riconosciuta in materia di Caravaggio, dopo averlo visto ha dicharato che è opera di Artemisia Gentileschi, pittrice della prima metà del XVII secolo) ha lasciato il suolo francese. È stato venduto in privato, invece che all’asta, ad una cifra rimasta segreta, ad un collezionista che orbita intorno ad un grande museo, forse d’Oltreoceano, al quale, è probabile, lo presterà per esplorlo.L’opera ha una storia curiosa. I proprietari, una famiglia di Tolosa, discendente di un ufficiale napoleonico, hanno raccontato che la tela è stata ritrovata in un granaio della città francese che lo custodiva da almeno duecento anni. Gli eredi avevano deciso di venderlo all’asta. E il mercato aspettava la messa all’incanto di questa opera presunta del Caravaggio che è stato esposta a Milano, Londra, Parigi e Tolosa dove è stato vista da almeno 20 mila persone. Poi, alla vigilia dell’asta da Drouot, che avrebbe messo all’incanto il quadro, valutato tra i 100 e i 150 milioni di euro, è arrivata un’offerta che la casa d’aste non ha potuto non rivolgere ai proprietari per il considerevole ammontare. Offerta che è stata accettata e l’asta è stata bloccata. Ad attenderla erano numerosi nel mercato dell’arte, tra mille e duemila persone.
La transazione per l’acquisto in privato dell’opera è stata confermata per un prezzo che non è stata rivelato. Una svolta inattesa per questa opera che continua a far discutere per la sua attribuzione al maestro del chiaro-scuro, Caravaggio, che l’avrebbe dipinta intorno al 1598-1599.