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 2019  luglio 03 Mercoledì calendario

I conti di Edizione, la holding dei Benetton

Più fatturato, più debiti e meno utili per Edizione, la holding dei Benetton nel bilancio 2018, l’ultimo firmato dal presidente Fabio Cerchiai sostituito pochi giorni fa da Gianni Mion: la dinastia di Ponzano Veneto si distribuirà comunque una ricca cedola di 150 milioni di euro invariata rispetto allo scorso anno. Il dividendo è stato attinto dai 172 milioni di utile civilistico, in calo dai 377,7 milioni dell’anno precedente. La variazione dipende dai minori dividendi incassati dalle controllate Sintonia (da 274,8 a 162,4 milioni) e Schematrentaquattro (da 459,2 a 24,2 milioni) e dal venir meno dei dividendi delle quote in Assicurazioni Generali e Mediobanca che nel maggio 2018 sono state conferite alla nuova subholding Schematrentatre.Fra gli altri investimenti del 2018 si segnalano la liquidazione di 250 milioni di quote del fondo Quaestio Opportunity e la sottoscrizione di un limited partnership agreement col fondo di venture capital Builders Vc Fund con un capital commitment di 500 mila dollari. Fra i nuovi investimenti fatti dopo la chiusura dell’esercizio si segnalano il noto arrotondamento al 4% nel Leone di Trieste, la sottoscrizione dell’aumento di capitale ConnectT per ricapitalizzare Cellnex Telecom per 1,2 miliardi e l’acquisto del 2,4% di Prysmian con un investimento di 140,3 milioni.
Il bilancio consolidato 2018 che risente del consolidamento del gruppo Abertis mostra ricavi che anno su anno sono aumentati dell’8,4% salendo da 12,1 a 13,1 miliardi e anche se l’ebitda è avanzato da 4,1 a 4,2 miliardi, il risultato netto è un profitto di 197 milioni in diminuzione di quasi il 16% rispetto ai 234 milioni del 2017.
A fine dello scorso anno il net asset value della cassaforte della dinastia di Ponzano Veneto era di 10,2 miliardi, di cui, fra l’altro, 4,5 miliardi rappresentato dalla quota in Atlantia, 1,6 miliardi l’immobiliare, 987 milioni Autogrill, 561 milioni il retail ex Benetton (oggi Olimpias Group) e 898 milioni di «financial institutions» che comprende gli investimenti in Assicurazioni Generali e Mediobanca. Anno su anno il patrimonio netto è progredito da 16,7 a 21,8 miliardi a fronte di un indebitamento finanziario netto quadruplicato da 8,7 a 38,4 miliardi per le acquisizioni Abertis e Hochtief.
A spingere il fatturato di Edizione sono stati soprattutto i ricavi del settore infrastrutture saliti del 47% da 5,7 a 6,6 miliardi, mentre oltre 5,1 miliardi sono arrivati dalla ristorazione autostradale ed aeroportuale e 1,3 miliardi dal tessile e abbigliamento. I proventi da partecipazioni, pari a 44 milioni, includono da un parte i dividendi incassati da Assicurazioni Generali (40,5 milioni) e Mediobanca (8,7 milioni), controbilanciati in parte dai 13 milioni di effetto negativo della valutazione col metodo del patrimonio netto della quota Cellnex.
Una volta deciso il dividendo, i Benetton hanno deciso di destinare a riserva legale 8,6 milioni dell’utile, riportando a nuovo il restante profitto di 13,1 milioni.