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 2019  luglio 03 Mercoledì calendario

Il 4 luglio di Trump

Da quando ha partecipato alla sfilata del 14 luglio lungo gli Champs Elysees di Parigi per celebrare la presa della Bastiglia, nel 2017, Donald Trump è rimasto folgorato dalla grandeur francese. E ha cullato il sogno di realizzare addirittura qualcosa «di meglio» negli Stati Uniti. Domani il sogno del presidente americano diventerà almeno in parte realtà in occasione della Festa dell’Indipendenza. Il 4 luglio targato Trump segnerà per la sua 243esima celebrazione una vera rivoluzione, con una parata militare lungo il Mall e un evento patriottico suggellato da un discorso del tycoon dal Memorial Lincoln. Ci saranno carri armati, aerei militari, voli acrobatici e due spettacoli di fuochi d’artificio che disegneranno nel cielo una grande bandiera americana e la parola «Usa».
L’ultima volta che a Washington si è tenuta una parata militare è stato nel 1991, in occasione della fine della guerra nel Golfo Persico, e The Donald aveva già tentato di organizzarne una l’anno scorso per il Veteran Day, l’11 novembre. Il progetto naufragò per i costi enormi, pari a circa 92 milioni di dollari. Domani, come confermato da un funzionario della Difesa, saranno in esposizione alcuni carri armati M1 Abrams e altri blindati, che però non sfileranno lungo Pennsylvania Avenue per ridurre la possibilità di danni a strade e ponti, visto che pesano oltre 60 tonnellate. Anche Trump ha riconosciuto che bisogna adottare precauzioni per proteggere le infrastrutture locali: «Bisogna stare attenti con i carri armati e dovremo posizionarli in certe aree – ha spiegato – ma abbiamo i nuovissimi cingolati Sherman e Abrams». Confermata anche la presenza di diversi velivoli militari, tra cui i bombardieri B-2 e i caccia F-22. E ci saranno probabilmente anche i jet F-35. Per quanto riguarda i fuochi d’artificio, non potendo rompere il contratto in corso, si è deciso di raddoppiare lo show pirotecnico, che durerà 35 minuti in tutto, spostandolo dal Mall al West Potomac Park e facendo spazio anche a quello donato dalla famiglia Grucci, società storica del settore con radici italiane.
Mentre il «Salute to America» si terrà sull’iconica spianata davanti al Lincoln Memorial, di fronte alla quale giurano tutti i presidenti americani e in cui si ritrovarono milioni di persone per ascoltare il leggendario discorso «I Have a Dream» di Martin Luther King. «Io sarò qui, dirò alcune parole e avremo i migliori caccia al mondo e altri aerei che sorvoleranno la zona», ha precisato Trump. Il programma del Commander in Chief ha scatenato le critiche dei democratici, secondo cui si rischia di trasformare una festa apolitica – che ricorda il 4 luglio 1776, quando fu approvata la dichiarazione che proclamava l’indipendenza dell’America dal dominio britannico – in un mega spot elettorale. Altre polemiche sulle celebrazioni per il 4 luglio hanno coinvolto anche Nike, che aveva creato un modello speciale di sneaker per festeggiare patriotticamente l’Indipendence Day. Sul retro delle «Air Max 1 Quick Strike Fourth of July» è disegnata la bandiera di Betsy Ross, usata negli Usa tra il 1777 il 1795, dove al posto delle 50 stelle (quanti sono gli stati Usa) ci sono 13 stelle disposte a cerchio, ossia le colonie che formarono per prime gli Stati Uniti. La bandiera è finita recentemente al centro di numerose critiche poiché rappresenterebbe un simbolo dello schiavismo e del segregazionismo, e Nike è stata costretta a ritirare le scarpe dal mercato.