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 2019  luglio 03 Mercoledì calendario

L’impianto verniciatura di Lamborghini

Nasce sotto il segno del toro primordiale Urus l’impianto di verniciatura della Lamborghini a Sant’Agata, che permetterà di offrire il suv con prestazioni da hypercar in qualsiasi colore. Senza alcun limite all’immaginazione dei clienti. Clienti che continuano a crescere: Urus ha venduto 5mila unità dal lancio, in meno di 12 mesi, di cui 2.693 consegnate nel primo trimestre del 2019. Il nuovo impianto di verniciatura per il Suv Urus, inaugurato ieri, si estende su 17mila metri quadrati, dislocati su tre piani. Per realizzarlo il gruppo ha investito 50 milioni di euro. Oggi impiega 200 dipendenti di dieci nazionalità diverse, che a regime diventeranno 800. La capacità produttiva del reparto verniciatura è di 26 vetture al giorno. Nel reparto è presente un magazzino verticale che può ospitare le scocche di 56 vetture. Un carrello automatizzato – che gli operai anno ribattezzato “Caronte” – sposta le scocche più volte e in tutte le direzioni, in quello che è nato come un sistema non lineare ma nodulare, per garantire massima flessibilità di lavorazione. Il tutto è gestito dalla sala di controllo, dove gira il software Emes, dotato di intelligenza artificiale. 
Le scocche – nell’impianto di verniciatura difficilmente se ne scorgono due dello stesso colore – passano dalle cabine di lucidatura e controllo al magazzino verticale, al forno. Alcune si fermano al distretto artistico: lì dove Lamborghini trasforma in realtà qualsiasi richiesta di personalizzazione. Loghi, numeri, abbinamenti particolari. E ovviamente colori personalizzati.
Un “tecnologo delle vernici” accoglie il cliente che, oltre agli attuali 9 colori di serie, per la sua Urus può scegliere anche un colore personalizzato. Ad oggi sono 300 le colorazioni “ad personam” realizzate in Lamborghini. «Non esiste un colore che non possiamo riprodurre: non abbiamo mai detto di no a un cliente», raccontano fieri al distretto artistico. La vernice è distesa sulle lamiere da ugelli cui è collegata una campana che raggiunge i 75mila giri al minuto – dieci volte i giri motore di una supercar – in grado di polverizzare la vernice. La tecnica fa si che l’80% della vernice raggiunga la scocca, mentre solo il 20% non viene applicato ed è raccolto nei filtri. Un efficientamento doppio rispetto a un sistema di verniciatura tradizionale, dove la vernice dispersa sfiora in media il 50%. L’impianto di verniciatura che colorerà il suv Lamborghini Urus è un impianto considerato pilota del gruppo tedesco Audi – proprietario del marchio – che ha scelto proprio Sant’Agata per sperimentare nuove tecniche di lavorazione per la finitura. «Un ulteriore attestato di merito verso quello che facciamo a Sant’Agata, nel cuore della motor valley e nella migliore tradizione del Made in Italy», ha spiegato Stefano Domenicali, presidente e ceo di Lamborghini. Per la prima volta nella sua storia Lamborghini oggi produce contemporaneamente tre modelli diversi. Tutti a Sant’Agata, nell’area dove è iniziata l’avventura di Ferruccio Lamborghini. Il suv Urus 8 cilindri, la Huracan con motore 10 cilindri e la Aventador con il 12 cilindri. Nel 2019, con la produzione a regime di Urus, la casa prevede di raggiungere un nuovo record, con 7.500 vetture vendute. L’investimento presentato ieri si inserisce in un piano più ampio: negli ultimi 9 anni Lamborghini ha investito 2,5 miliardi in investimenti e R&S. «Nel 2019 – spiega Paolo Poma, direttore finanziario di Lamborghini – contiamo di raggiungere un fatturato di 1,7 miliardi di euro. Nel 2011 il fatturato era di 322 milioni e abbiamo avuto da allora una crescita media annua del 24%”. La redditività di quest’anno «sarà superiore al 12%».
«Abbiamo chiuso il primo semestre 2019 – aggiunge Domenicali, presidente e ceo di Lamborghini – con un risultato record, 4.553 vetture consegnate ai clienti, che rappresenta un +96% rispetto allo stesso periodo del 2018». Con l’attuale gamma prodotti, Lamborghini punta a restare sui livelli produttivi del 2019 e a vendere «oltre 8mila vetture all’anno», che è la «dimensione giusta con l’attuale portafoglio prodotti». Il quarto modello in gamma? «Non è in programma – precisa Domenicali». Così come una Lamborghini elettrica, che «al momento non fa parte dei piani di sviluppo».