I mezzi presidenziali
A meno dei suoi proverbiali ritardi, Putin atterrerà all’aeroporto di Fiumicino domani, poco dopo mezzogiorno, a bordo di un Ilyushin 96-300Pu da 5 miliardi di rubli (70 milioni di euro) probabilmente accompagnato da altri velivoli di scorta, aerei cargo per auto e strumenti di telecomunicazione. Dopo il “punteggiamento d’onore” delle forze armate, Putin si dirigerà dritto in Vaticano. L’auto presidenziale “made in Russia” è già arrivata da Mosca. Un’Aurus — “oro della Russia” — Senat: quasi sei metri e mezzo di lamiere corazzate.
La sicurezza
Il centro di Roma sarà blindato: traffico vietato in una “green zone” che comprenderà 50 strade; proibite le manifestazioni; schermate le comunicazioni telefoniche; spazio aereo sorvegliato da droni ed elicotteri. Alla sicurezza del leader del Cremlino concorreranno un migliaio di agenti, compresi tiratori scelti appostati su tetti e terrazze, artificieri e uomini in borghese delle forze speciali. Putin sarà marcato anche dalla sua scorta personale e da un corteo di oltre 30 auto blindate. Un team di ex Kgb era stato a Roma per sopralluoghi già la scorsa settimana. Super sorvegliata la zona dell’Hotel St Regis dove farà base lo staff e potrà riposare lo stesso presidente. Sì, ma quando?
Il Vaticano
L’agenda di Putin è fitta. Manca dall’Italia dal 2015, quando visitò il padiglione russo all’Expo di Milano e Roma. Inizierà la visita dal Vaticano, dove è atteso intorno alle 13.30, benché al precedente incontro di quattro anni fa il presidente russo arrivò con un’ora di ritardo adducendo come scusa ingorghi e «lunghe trattative» con l’allora premier Renzi. Sarà il suo terzo incontro con Francesco, mentre si attende una storica visita del Papa a Mosca. Il Cremlino ha promesso un «aggiornamento al più presto» sulla possibilità che Putin inviti Bergoglio in Russia.
Mattarella e Conte
Putin arriva a Roma in risposta alle visite in Russia del presidente Sergio Mattarella, nell’aprile 2017, e del premier Giuseppe Conte, lo scorso ottobre. All’incontro con il Papa seguirà perciò la colazione con Mattarella al Quirinale sul cui torrino verrà issato il tricolore russo e l’incontro con il premier Giuseppe Conte a Palazzo Chigi. I dossier internazionali sul tavolo dei due faccia a faccia andranno dagli accordi di Minsk per la pace nell’Est Ucraina e le sanzioni, alla Libia, passando per Iran e Venezuela. Nel tardo pomeriggio il presidente russo è atteso insieme al premier alla Farnesina per prendere parte al Forum dialogo Italia-Russia. Stando a quanto riferiscono fonti governative a Repubblica , qui assisterà alla sigla di due protocolli d’intesa su cultura e scienza che gli sherpa stanno tuttora finalizzando. Una firma che si spera rilancerà il Forum istituto nel 2004, ma inattivo da cinque anni.
La cena
La visita di Putin si chiuderà con una cena di Stato a Villa Madama offerta da Conte. Ci saranno anche i due vicepremier Matteo Salvini e Luigi Di Maio, oltre che il ministro degli Esteri Enzo Moavero Milanesi. E l’assaggiatore di Putin. Si dice che il leader del Cremlino non mangi alcuna pietanza che non sia stata sottoposta ad accurati controlli. Non solo per verificarne la qualità, ma anche per accertare che non sia stata avvelenata. Prudenza da Zar.
L’incognita Berlusconi
Ad un certo punto, riferiscono fonti governative, si era ipotizzato che Putin sarebbe andato a L’Aquila oppure a Bari per omaggiare le reliquie di San Nicola, patrono di tutte le Russie, veneratissimo dalla Chiesa russa ortodossa. Ma non ci sarà il tempo: Putin dovrebbe lasciare Roma entro le 22. Non è escluso però che s’incontri con l’amico di vecchia data Silvio Berlusconi. Nel 2015 lo vide al termine del programma ufficiale proprio all’aeroporto di Fiumicino nell’area riservata ai capi di Stato.