Corriere della Sera, 2 luglio 2019
Sciarelli contro Leosini
Donne contro, per un uomo. A Rai3 è in atto una controversia fra Federica Sciarelli e Franca Leosini. Motivo? La Sciarelli ha commentato, con una punta di sarcasmo, l’intervista che Antonio Ciontoli, condannato per l’omicidio del giovane Marco Vannini di Ladispoli, morto a soli 20 anni, ha rilasciato alla Leosini e che è andata in onda domenica e lunedì sera.
«A noi, Antonio Ciontoli, l’intervista non l’ha mai concessa. Come si dice, fatevi una domanda e datevi una risposta», aveva tuonato in trasmissione. Già erano sorte polemiche quando del caso se n’era occupata anche Roberta Petrelluzzi, pubblicando un post di sostegno alla famiglia Ciontoli che aveva fatto indignare molti. Marco è in casa della fidanzata e mentre sta facendo il bagno viene colpito da un proiettile, partito da una pistola con cui il futuro suocero si gingillava.
Dal momento dello sparo, la famiglia Ciontoli racconta un sacco di bugie incredibili che forse impediscono al giovane di salvarsi. In primo grado Ciontoli era stato condannato a 14 anni; in Appello a 5 anni per omicidio colposo. La moglie Maria Pezzillo, e i figli Federico e Martina sono stati invece condannati a tre anni. A cosa servono queste interviste della Leosini, a legittimare il fatto che la Televisione vuole sostituirsi al Tribunale? Perché un mentitore reo confesso come Antonio Ciontoli accetta di sottoporsi all’interrogatorio delle telecamere? Ne esce a pezzi ma spera forse che qualche giudice della Cassazione segua il programma e ne colga il lato umano? La stessa Leosini, a un certo punto, gli dice: lei o è un pazzo o un imbecille. La strategia di Ciontoli è di passare per imbecille? Federica Sciarelli aveva raccolto il dolore della famiglia Vannini, sconcertata per lo spazio che la Leosini avrebbe concesso a Ciontoli per chiedere perdono via etere.
Donne contro, per l’audience. Sulle spoglie di un ragazzo di vent’anni ucciso non si sa per cosa.