il Fatto Quotidiano, 1 luglio 2019
Il bestiario nei cieli
Un’estate all’insegna dei ritardi aerei. È questa la previsione che arriva dagli addetti ai lavori con previsioni nefaste malgrado le misure adottate per contrastare il problema. “Trovare soluzioni per la crisi di capacità è urgente”, ha ribadito Violeta Bulc, commissario europeo per i Trasporti. Intanto, però, nel 2018, il solo aumento del 3,8% del traffico aereo in Europa è stato sufficiente a portare i cieli già affollati del Vecchio Continente a un punto critico. Tanto che su circa 11 milioni di voli i minuti di ritardo accumulati sono arrivati a 19,1 milioni, più del doppio del 2017. Con i tempi di attesa più lunghi che si sono verificati durante la stagione estiva. Del resto, spiega AirHelp (che si occupa dell’assistenza ai passeggeri aerei in casi di problemi in aeroporto) il 2018 è stato l’anno record delle interruzioni di volo e disagi: 10 milioni di passeggeri in tutto il mondo hanno subito ritardi e cancellazioni, mentre sono 46mila gli italiani che ogni giorno hanno avuto problemi con il proprio volo, un dato in aumento del 20% sul 2017, soprattutto a causa degli scioperi. Ma anche il 2019 non promette nulla di buono. Sempre secondo AirHelp, per l’Italia si prevedono più di 137 mila voli con interruzioni che causeranno disagi a 17 milioni di passeggeri, soprattutto a causa di scioperi, carenza di piloti e disguidi nel periodo estivo.
Peccato, però, che questo sia solo l’apice del bestiario delle disavventure dei passeggeri a cui aggiungere il ritardo dei voli, l’overbooking, lo smarrimento dei bagagli, ma anche il dramma delle truffe e dei raggiri quando si prenota tramite tour operator e i continui cambiamenti imposti dalle compagnie sulle tariffe.
È il caso di Ryanair. La low cost irlandese ha modificato nuovamente le regole sui bagagli, impedendo di fatto di portare quello a mano gratuitamente in cabina. Da circa un mese, infatti, tutti i passeggeri possono salire a bordo solo con una borsetta, le cui dimensioni sono passate da 55 cm x 40 cm x 20 cm alle attuali 40 cm x 20 cm x 25 cm. Il bagaglio a mano, quello per intenderci da 10 kg, va quindi acquistato (la tariffa va da 10 a 12 euro che aumenta fino a 25 euro se compera al gate) e consegnato al banco check-in. Regole contro le quali, salvo l’apertura di un’indagine dell’indagine Antitrust, sarà impossibile opporsi. Al contrario di tutti gli altri disagi in aeroporto che mettono a dura prova anche i nervi dei passeggeri più pazienti. Rivalersi sulla compagnia è, infatti, una procedura facile da seguire, ma pochi la conoscono. Tanto che, secondo AirHelp, nel mondo meno del 2% degli aventi diritto ha richiesto e ottenuto il risarcimento, mentre sul fronte italiano nella sola estate del 2018 i passeggeri avrebbero avuto diritto a un risarcimento di 94 milioni di euro. Peccato che solo il 42% dei destinatari abbia fatto richiesta di indennizzo. E dall’inizio dell’anno, le compagnie aeree dovrebbero già rimborsare oltre 83 mila italiani.
Di quanto parliamo? Secondo la normativa europea, per voli in ritardo, cancellati o imbarchi negati, tutte le compagnie aeree (low cost comprese) devono corrispondere 250 euro per i voli intracomunitari inferiori o pari a 1.500 km, 400 euro per i voli intracomunitari superiori a 1.500 km, 250 euro per i voli internazionali (inferiori o pari a 1.500 km), 400 euro per i voli internazionali tra 1.500 km e 3.500 km e 600 euro per i voli internazionali superiori a 3.500 km. E non deve mai essere negata l’assistenza di pasti e bevande in relazione alla durata dell’attesa, un’adeguata sistemazione in albergo, i trasferimenti dall’aeroporto al luogo di sistemazione e viceversa, due chiamate telefoniche o messaggi via telex, fax o e-mail. Inoltre, per il passeggero restano validi i diritti per rimborso, riprotezione (arrivare comunque a destinazione con altri voli), assistenza e compensazioni pecuniarie (ad esempio i soldi spesi per pagare taxi, treni o altri trasporti), ma le modalità del rimborso sono assai diverse. Non è, infatti, dovuto se la compagnia aerea prova che la cancellazione è stata causata da circostanze eccezionali come le avverse condizioni meteorologiche, gli allarmi per la sicurezza o gli scioperi, se il passeggero era già stato allertato 2 settimane prima della data fissata o se viene offerto un volo alternativo per la stessa rotta con condizioni simili al volo originario.
Mentre in caso di smarrimento, danneggiamento, ritardata consegna del bagaglio registrato, il passeggero ha diritto a un risarcimento fino a 1.164 euro in caso di compagnie aeree dell’Unione europea e dei Paesi che aderiscono alla Convenzione di Montreal, e circa 19 euro per kg di bagaglio in caso di compagnie aeree che aderiscono alla Convenzione di Varsavia.