Corriere della Sera, 1 luglio 2019
Al Bano e Greggio elettori a loro insaputa in Albania
«Scusi ma quando sarebbero queste elezioni?». Le urne in realtà sono già aperte. «Ah... non lo sapevo. Nessuno mi ha comunicato nulla. Io dico: almeno mandate una lettera, un avviso. E comunque sono già impegnato, tra poco devo andare a una trasmissione tv su Padre Pio». È domenica pomeriggio, Albano Carrisi risponde al telefono dopo appena due squilli. Cade dalle nuvole quando gli si comunica che nell’elenco dei 3,5 milioni albanesi chiamati a eleggere 61 nuovi sindaci c’è anche lui, il cantautore di Cellino San Marco. Assieme al conduttore Ezio Greggio e all’allenatore Gianni De Biasi. Tutti e tre cittadini (anche) del Paese delle aquile con tanto di decreto presidenziale.
Quella di ieri è stata una tornata elettorale tormentata: riconosciuta dal governo di centrosinistra del premier Edi Rama, ma non dal presidente della Repubblica Ilir Meta che prima ha annullato l’appuntamento, quindi l’ha rimandato al 13 ottobre, ottenendo in cambio dall’esecutivo la richiesta di rimozione.
Caos istituzionale a parte – e la presenza di un solo candidato della maggioranza, in 35 distretti su 61, dopo il boicottaggio dell’opposizione di centrodestra – Al Bano, Greggio e De Biasi comparivano nei registri ufficiali della Commissione elettorale centrale con anche il nome del papà (per scongiurare eventuali omonimie), numero di tessera elettorale e indirizzo del seggio.
«Albano Carmelo Carrisi» – diventato cittadino albanese nel giugno 2016 – avrebbe dovuto recarsi a Valona, nel Sud, per votare alla scuola media «Ataturk». Ma che ci fa il cantante con la residenza locale a Valona? «È una cosa che ha deciso il governo – chiarisce lui —, non mi sono opposto perché è una città che mio papà pronunciava sempre quando ero piccolo visto che era andato a combattere durante la Seconda guerra mondiale».
L’ultima volta che ha messo piede nel Paese è stato «quattro mesi fa», ma se non ha dubbi sui luoghi amati («Il mare, il sito archeologico di Butrinto»), mette le mani avanti sulle preferenze elettorali: «Non saprei proprio chi votare: non conosco la situazione, non ho seguito nulla».
«Ezio Nereo Greggio» e «Giovanni Girolamo De Biasi» – albanesi da gennaio e marzo 2015 – avrebbero dovuto votare a Tirana nella stessa scuola elementare e media («Il congresso di Lushnje») lungo una delle vie che conduce alla centralissima piazza Skanderbeg. Ma lo storico conduttore di «Striscia la notizia» era da tutt’altra parte. Nonostante le ripetute richieste non è stato possibile contattarlo. Così come è stato impossibile raggiungere al telefono De Biasi che ha allenato la nazionale di calcio albanese dal 2011 al 2017.
Quanto alle elezioni i seggi si sono chiusi alle 19. Pochi incidenti, una bassissima affluenza (poco più del 20%), un esito scontato e un caos politico che continua.