la Repubblica, 1 luglio 2019
Lotito ripesca Ventura
La ventiduesima tappa della carriera da allenatore dell’ex ct Gian Piero Ventura, che a 71 anni si siede sulla panchina della Salernitana di Claudio Lotito, è in linea col curriculum da capitano di ventura, scritto con la minuscola iniziale e senza allusioni alle ben più serie vicende di queste ore: un inquieto navigatore del pallone. Ma l’anniversario non è banale. Il 1° luglio 2018 il Mondiale russo stava entrando nella fase decisiva, che l’Italia viveva con dolore sconfinante nel rancore per l’assenza degli azzurri dopo 60 anni. Il popolo tifoso individuava il responsabile principale nel ct, eliminato dalla Svezia ai play-off: i paparazzi lo pizzicarono a Zanzibar, in fuga dagli insulti e dall’accusa di non essersi dimesso per non rinunciare alla buonuscita.
Le colpe andavano distribuite con la generazione di mezzo, inadeguata a raccogliere il testimone degli eroi di Berlino: Mancini ha accelerato con successo l’innesto dei ventenni. Tuttavia la Salernitana rappresenta per Ventura la classica ultima spiaggia, dentro e fuor di metafora. Se il primo tentativo di riscatto, affrettato e temerario, è fallito a ottobre e novembre 2018, al capezzale del retrocedendo Chievo, sull’operazione Salernitana fioriscono versioni disparate. La stima di Lotito aveva già portato Ventura a sfiorare la panchina della Lazio prima di Pioli e si sarebbe rinsaldata perché il proprietario di Lazio e Salernitana, al terzo mandato da consigliere della Figc, frequenta la Nazionale, e non certo da comparsa. L’ingaggio è figlio del vertice in cui Angelo Fabiani – riconfermato ds della Salernitana amico di Luciano Moggi e già ds del Messina assolto nel processo di Calciopoli – avrebbe convinto Lotito a preferire Ventura all’altro candidato Pasquale Marino. Il neo allenatore non trova esattamente un clima sereno. La squadra è scampata allo spareggio col Venezia per non cadere in C, ma la società resta oggetto di contestazione per la questione multiproprietà: dal 2011 Lotito è azionista di maggioranza di Lazio e Salernitana e la normativa federale permette di possedere due di serie diverse, ma in A non sarebbe consentito, così i tifosi si sentono prigionieri del padrone. «Non vedo coccodrilli al Bernabeu», disse Ventura prima di Spagna- Italia 3-0. A Salerno, nell’anno del centenario, c’è chi vede i caimani all’Arechi.