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 2019  giugno 28 Venerdì calendario

In Sardegna dalla Cina

Dal 2022 la Sardegna sarà ancora più vicina. Grazie alla Cina e grazie alla Moby della famiglia Onorato. Ieri, infatti, nei cantieri navali cinesi Gsi di Guangzhou (che noi italiani conosciamo col nome di Canton) si è svolta la cerimonia di inizio lavori per la nave traghetto più grande del mondo, vero orgoglio italiano di ingegneria navale realizzato da uno dei più importanti cantieri dell’estremo oriente. Le dimensioni del nuovo colosso del mare sono impressionanti: 237 metri di lunghezza per 32 metri di larghezza; e un tonnellaggio di 69.500 tonnellate. La nave potrà trasportare fino a 2500 passeggeri e 1300 auto al seguito.
Alla cerimonia erano presenti l’amministratore della Moby e l’ambasciatore italiano a Pechino, Ettore Francesco Sequi. Un evento importante perché, ha sottolineato lo stesso Achille Onorato che abbiamo raggiunto al telefono, «rappresenta il primo investimento industriale dopo la firma degli accordi della cosiddetta Via della Seta». Questo traghetto adotta poi dotazioni anti-inquinamento con l’installazione di depuratori ibridi per abbattere le emissioni e la predisposizione per il passaggio dal carburante tradizionale al gas naturale. Anche il design interno, poi, rappresenta una autentica novità visto che ai cantieri Gsi il committente ha chiesto attrezzature e arredi più simili a quelli delle navi da crociera che ai tradizionali traghetti. La prima nave sarà pronta entro 36 mesi, con la messa in acqua della chiglia prevista nel giugno 2020 e la sua entrata in servizio per la stagione di punta del 2022, dopo un lungo viaggio inaugurale che attraverso l’oceano Indiano e il Canale di Suez la porterà a bagnarsi infine nelle acque del nostro Mediterraneo. Una seconda nave gemella seguirà a distanza di sei mesi dalla prima. 
La domanda che sorge spontanea è ovviamente una: perché Moby è arrivata fino in Cina per la commessa? «Molto semplice risponde Onorato -. Perché Fincantieri lavora così bene che ha gli slot occupati per i prossimi diecimila anni. Scherzi a parte, siamo tutti veramente fieri e contenti del lavoro di Giuseppe Bono (amministratore delegato di Fincantieri, ndr). Ma Gsi non è un ripiego. Hanno tecnologia e know-how indispensabili per le nostre necessità. E da tempo infatti dedicano ad armare traghetti molto sofisticati».
Con quasi quattromila metri lineari di spazio di carico, le navi saranno dotate anche di un sistema innovativo di carico, con un portellone centrale che consentirà l’accesso diretto al garage principale e due portelloni laterali che consentiranno di accedere ai ponti superiori razionalizzando e sveltendo le operazioni di imbarco.
«Non è un dettaglio secondario questo suggerisce lo stesso armatore -. Con la Ars Altmann stiamo sviluppando un sistema di logistica della movimentazione auto molto innovativo. E dai sicuri effetti benefici per il traffico navale». L’apparato motore, poi, con una potenza di 10,8 megawatt garantirà una velocità di esercizio (con consumi particolarmente contenuti ed eco-compatibili) di 23,5 nodi con punte vicine ai 25 nodi.
Questo nuovo investimento rappresenta una forte accelerazione per la Moby. «Era dal 2004 ricorda Onorato che non costruivamo traghetti e non è un caso che abbiamo intrapreso questo programma. Questo traghetto conclude l’ad – collegherà la Sardegna con Livorno». La grandezza della nave non spaventa Onorato. Tutto è stato previsto nei dettagli. «Sì dice è grande ma ha le misure necessarie per entrare in tutti i grandi porti nei quali lavorano le nostre navi».