Il Messaggero, 28 giugno 2019
Tim, l’addio di Genish
L’armistizio in Tim fa un altro passo in avanti con le dimissioni di Amos Genish che è stato dal 28 settembre 2017 al 13 novembre 2018 l’ad del gruppo. C’è il plauso di Elliott e Vivendi. Ed entro l’estate potrebbe arrivare l’atto finale. Ieri il cda dell’ex monopolista, riunito a Roma sotto la presidenza di Fulvio Conti, ha preso atto delle dimissioni del manager israeliano, oggi senior partner di Btg Pactual, a capo dell’unità retail della banca d’affari sudamericana. Al suo posto cooptato all’unanimità di Frank Cadoret, ceo per la Francia di Canal Plus, gruppo Vivendi, come si legge in una nota diffusa al termine. A Genish sono stati riconosciuti 4,2 milioni di liquidazione. «Elliott saluta con favore la nomina di Frank Cadoret, porta una vasta conoscenza ed esperienza nelle Tmt (technology, media e tlc)», si legge in un comunicato del fondo Usa. «Si va nella giusta direzione». «Ci aspettiamo altri annunci positivi nelle prossime settimane», fa sapere Vivendi alludendo al passo finale: la presidenza di Tim.
Il cda, svoltosi in un clima sereno, ha esaminato i principali progetti in corso, tra cui l’accordo di network sharing con Vodafone da chiudere entro fine luglio; l’accordo di confidenzialità siglato con gli azionisti di Open Fiber (Cdp e Enel) e gli sviluppi; il lancio e le prospettive della tecnologia 5G. Sulla rete unica informativa di Luigi Gubitosi a tutto campo sulle varie opzioni: c’è ancora tanta strada da fare per giungere a un orientamento perchè sembra chiaro che la condivisione con Agcom debba attendere il rinnovo del vertice. Pertanto, come emerso ieri, la decisione slitta a fine anno.Ritrovata serenità interna: non ci sarebbero state troppe domande investigative come invece avveniva durante la guerra feroce fra Elliott e Vivendi. Sarebbe stato Gubitosi a fornire spiegazioni sui vari progetti. Un’informativa è stata data anche sul partner nel credito al consumo. In lizza ci sono Compass (Mediobanca), Intesa Sanpaolo, Santander, Findomestic: dall’illustrazione delle proposte emersi pro e contro che necessitano di altri approfondimenti.
Il board ha inoltre preso atto dell’andamento del Piano industriale e in particolare del Progetto Donna (Mind the gap), volto a valutare lo stato della parità di genere all’interno della società e gli eventuali interventi correttivi da adottare per promuovere efficacemente pari opportunità all’interno di Tim.
Tra le poche decisioni, la fusione di Noverca. Riesaminata inoltre la dirigenza strategica aziendale, alla luce delle recenti revisioni organizzative e delle priorità strategiche di Piano. Ed è stata modificata la configurazione, includendo i responsabili ddel Regulatory Affairs Office e Security, Giovanni Gionata e Massimiliano Moglia.