Il Sole 24 Ore, 27 giugno 2019
Rai: Fazio, Vespa e Conti resistono ai tagli
Sul taglio agli stipendi i volti noti della Rai fanno resistenza. E diversi sono i “no” alle proposte di ritocchi (del 20% circa) avanzate dall’azienda. Ma l’amministratore delegato Fabrizio Salini non demorde. Finora gli ha detto no Carlo Conti, il cui contratto è in via di rinnovo alla stessa cifra degli anni scorsi, ma gli hanno risposto picche pure Bruno Vespa e Fabio Fazio. Di fronte a queste resistenze, sarà poi difficile per l’ad andare a ottenere “sacrifici” da altri personaggi di primo piano. “Un tetto al compenso degli artisti non c’è e, in un sistema di libero mercato, non ha senso che ci sia. Ma all’interno di una politica generale di riduzione dei costi, chiederemo a tutti dei piccoli sacrifici”, aveva detto Salini qualche tempo fa in commissione di Vigilanza. Il problema è che, poi, le star rischiano di andarsene.
Prendiamo, per esempio, Carlo Conti. Al conduttore del Festival di Sanremo il contratto scadeva il 7 giugno scorso e circolavano voci su un possibile suo passaggio a Mediaset. E il conduttore aveva detto apertamente di non gradire sforbiciate: “Il mio compenso è stato già tagliato due volte negli ultimi due rinnovi, non mi sembra giusto continuare…”. Così è stato: per Conti il rinnovo arriverà alla stessa cifra, un milione e mezzo all’anno per i prossimi due.
Poi c’è Vespa. La trattativa è ancora in corso, ma anche nell’ultimo incontro, a inizio giugno, tra il vertice aziendale e l’avvocato del conduttore, sembra che il giornalista non sia intenzionato a fare passi indietro. Dice: “Mi sono scocciato che si parta sempre da me, stavolta inizino dagli altri e poi vengano da me”. Il compenso di Vespa, per tre puntate settimanali di Porta a Porta, ammonta a 1 milione e 280 mila euro (prima erano 1 milione e 900 mila). Per ora la trattativa è congelata ma c’è tempo fino a settembre, quando scadrà il suo contratto.
Poi c’è Fazio. Negli ultimi mesi si è fatto un gran parlare della riduzione del suo mega stipendio, deciso ai tempi dall’ex dg Mario Orfeo. Il conduttore di Che tempo che fa, ora passato a Raidue e senza più la puntata del lunedì, si era detto disponibile a rivedere il compenso di 2 milioni e 240 mila euro a stagione, blindato da un contratto capestro che rende impossibile modifiche, se non con il suo benestare.
Fazio, però, nonostante il cambio di rete e l’impegno dimezzato, a quanto si apprende, percepirà esattamente la stessa cifra. La trattativa, anche in questo caso, è ancora in corso ma alla fine il risparmio per la Rai sarà dovuto solo al taglio dei costi industriali e autoriali (elargiti a Officina srl) per le puntate in meno. Ma viste queste premesse, cosa accadrà con gli altri? Per esempio Mara Venier, con contratto scaduto a 600 mila euro l’anno, che ha ottenuto buoni ascolti con la sua Domenica in. O Amadeus, il cui contratto scade nel 2019 (biennale da 850 mila annui). O Paola Perego, col contratto in scadenza a fine agosto (225 mila euro a stagione). E Antonella Clerici, il cui contratto è di quelli pesanti (1 milione 250 mila), in scadenza nel 2020. Ma da rinnovare c’è anche Enrico Lucci che, su Raidue, percepisce 500 mila euro a stagione.
Nonostante queste prime resistenze, però, Salini non è intenzionato a cedere: per l’ad il piano di razionalizzazione delle spese è una mission fondamentale che deve andare avanti. E in tal senso gli fa gioco una risoluzione presentata dalla Lega in Vigilanza che chiede alla tv di Stato di ridurre i mega stipendi a dirigenti e artisti. Input arrivato direttamente da Matteo Salvini. “Basta coi mega stipendi e le produzioni esterne ai soliti amici degli amici!”, ha tuonato qualche giorno fa il leader della Lega. E i 5Stelle sono sulla stessa linea.