Corriere della Sera, 27 giugno 2019
William: «Un figlio gay? Non avrei problemi»
l principino George gay? La piccola Charlotte trans che diventa uomo? «Nessun problema»: parola di papà William, l’erede al trono britannico. Che giustamente si dice preoccupato non dell’eventuale coming out dei suoi figli, ma delle reazioni d’odio che ciò potrebbe suscitare, trattandosi di membri della famiglia reale.
Il futuro re è il primo esponente di casa Windsor a esprimersi in maniera così aperta sull’argomento: e i suoi commenti rappresentano un incoraggiamento enorme alla comunità gay, proprio nel momento in cui la Gran Bretagna è stata scossa da diversi atti di intolleranza omofoba.
William ha parlato durante una visita a un ente di beneficenza che si occupa proprio di aiutare i giovani che finiscono sulla strada perché cacciati di casa a motivo del loro orientamento sessuale. Un giovane gay ha chiesto al principe: «Se un giorno tuo figlio o tua figlia dicessero “sono gay”, “sono lesbica”, come reagiresti?». E lui ha risposto: «Non cominci a pensarci finché non sei un genitore: e io penso che ovviamente sarebbe del tutto a posto per me».
Ma poi ha aggiunto: «Ciò che mi preoccupa non è che loro siano gay, ma come gli altri reagirebbero e lo percepirebbero e quindi la pressione che ci sarebbe su di loro. Vorrei che vivessimo in un mondo dove è davvero normale, ma particolarmente per la mia famiglia, per la posizione che abbiamo, questa è la parte che mi rende nervoso». E ha citato le «barriere, parole d’odio, persecuzioni, discriminazioni» che potrebbero trovarsi ad affrontare.
William ha svelato che non è la prima volta che gli viene fatta quella domanda: e che ne ha discusso con sua moglie Kate. E le sue parole sono state accolte con grande calore sui social media: «Che cosa meravigliosa – ha scritto una persona – che il futuro re usi la sua influenza per essere un alleato della comunità gay».
William ha anche espresso il suo disgusto per il recente attacco subito da due lesbiche su un autobus londinese: Melania Geymonat e la sua partner Chris erano state picchiate da un gruppo di bulli e la loro foto con i volti insanguinati aveva fatto il giro del mondo. «Sono rimasto veramente inorridito», ha detto.
Il responsabile dell’ente di beneficenza visitato da William ha osservato che le frasi del principe faranno «una differenza massiccia» e mandano «il messaggio che dobbiamo sostenere le persone omosessuali. L’idea che il futuro monarca stia dicendo che sosterrebbe i suoi figli se si rivelassero omosessuali è un messaggio per l’intera società».
È probabilmente la prima volta che un reale fa visita a un ente pro-gay, anche se un cugino della regina, Lord Ivan Mountbatten, aveva sposato l’anno scorso il suo partner: le prime nozze gay a corte.
La Bbc tuttavia non ha mancato di far notare che l’omosessualità è ancora un crimine in 35 dei 53 Paesi del Commonwealth: organizzazione alla cui testa c’è proprio il sovrano britannico.