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 2019  giugno 27 Giovedì calendario

Sempre più colf italiane

L’Italia che invecchia deve fare i conti un trend che si conferma. Nel Belpaese per il secondo anno diminuisce il numero di colf e badanti. Premettendo che è un settore dove il ’nero’ è particolarmente diffuso, in base ai dati disponibili relativi al 2018, si scende sotto quota 860 mila (oltre 100 in meno rispetto al 2013). Si tratta di un andamento contrassegnato, ancora una volta, dal calo dei lavoratori domestici stranieri e, parallelamente, dall’aumento degli italiani. Anzi, sarebbe più corretto dire delle italiane, visto che per la stragrande maggioranza dei casi sono donne, tra i 50 e i 60 anni, in generale impiegate soprattutto al Nord, non a caso l’area più ricca e produttiva del Paese.
La fotografia sui collaboratori domestici arriva dall’Osservatorio dell’Inps, che aggiorna i dati anche sugli autonomi. E pure in questo caso si evidenzia un ulte- riore calo degli artigiani e dei commercianti. Tra colf e badanti, come si diceva, resta una netta prevalenza delle donne, che sul totale arrivano a rappresentare l’88,4%, il valore massimo degli ultimi sei anni. Nel complesso i lavoratori domestici che contribuiscono all’Inps nel 2018 sono 859.233, in calo dell’1,4% rispetto al 2017 (in diminuzione di 11.807 in valore assoluto). Guardando alla nazionalità si conferma la prevalenza degli stranieri (il 71,4% del totale), con l’Europa dell’Est che è ancora la zona geografica di provenienza per la maggior parte dei lavoratori domestici: 362.294, pari al 42,2%. Ma negli ultimi anni l’aumento è tra gli italiani. Nel triennio 2016-2018, infatti, sono loro che mostrano un andamento «decisamente crescente», sottolinea lo stesso Istituto, pari a +11,4% e a +3,7% nell’ultimo anno (da 237.053 del 2017 a 245.964 del 2018), mentre al contrario gli stranieri diminuiscono del 6,3% (dal 2016) e del 3,3% nell’ultimo anno (da 633.987 a 613.269). Il Nord-Ovest è l’area che presenta il maggior numero di domestici, con il 29,7%, seguita dal Centro con il 28,4%, dal Nord-Est con il 20% e quindi dal Sud con il 12,3% e dalle Isole con il 9,6%. Tra le regioni, in testa la Lombardia, con 155.467 lavoratori (il 18,1%). Difficile dire quali siano le ragioni del calo di colf e badanti. Probabilmente sulla ’flessione’ del numero di stranieri è possibile che alcuni casi si si è passati ad altre mansioni dopo un primo impiego in Italia come collaboratore domestico.
Quanto alle retribuzioni, la maggioranza delle badanti guadagna dieci volte più di una colf, e per una volta, le donne sono pagate più degli uomini. Secondo l’Inps, la disparità di genere in questo caso c’è ma è a favore delle donne. Numeri alla mano, comunque, la maggior parte delle badanti guadagna circa 13.000 euro in poi l’anno, contro i 1.000-2.000 euro delle colf. Quanto agli artigiani ed ai commercianti, nel 2018 risultano iscritti alla gestione speciale dell’Inps rispettivamente 1,657 milioni, l’1,5% in meno rispetto al 2017, e 2,199 milioni, in flessione dello 0,7%, sempre rispetto all’anno prima. Si tratta comunque di un calo che per gli artigiani si ripete ormai dagli ultimi dieci anni e per i commercianti dal 2015.