la Repubblica, 26 giugno 2019
Buffon torna alla Juve?
TORINO – Buffon alla Juve e non diciotto anni fa ma adesso, non per fare il direttore sportivo, non per allenare i portieri, non per l’immagine, per il marketing e per quelle cose lì. Buffon alla Juve, invece, per giocare a pallone. Dopo appena un anno, e ne compirà 42 il prossimo gennaio, nel cuore della sua ultima stagione da calciatore, possibilmente con la Juventus negli ottavi di finale di Champions, la malefica coppa che Buffon non ha mai vinto. Uno dei motivi che stanno rendendo possibile, e reale, una suggestione da fantacalcio.
La notizia l’ha rilanciata Sky, dove lavora qualcuno che al portiere è molto, molto vicino. E ci sono altri riscontri. Dopo la stagione parigina con luci e ombre, Buffon starebbe per ritornare nella squadra della sua vita, per chiudere così come riserva “attiva” di Szczesny, dunque come secondo portiere, visto che Perin sta per essere ceduto (non ha convinto, e Buffon è Buffon). Per la leggenda azzurra si prospetta un’annata non solo da panchinaro: ci sarebbero, per lui, forse la Coppa Italia, di certo qualche spezzone di Champions (uno scampolo di finale, nel caso, certamente) e di campionato, anche se naturalmente la titolarità del polacco è fuori discussione. Poi, d’accordo con Andrea Agnelli, comincerebbe la carriera da dirigente prefigurata dal presidente l’anno scorso nel momento del commiato («Gigi dovrà studiare»), tra poco ci siamo e sarà un finale degno, glorioso e non in contumacia.
Dopo l’addio a Parigi, con messaggi social più eloquenti che sibillini (Buffon ha in effetti parlato di ritorno), sono arrivare offerte da lontano (Fluminense, Brasile), da non troppo lontano (Porto) e, forse, da vicino (Lazio? Roma?), ma Gigi ha fatto capire di voler rimanere nei pressi di casa, e di più di voler giocare ancora. Un altro indizio, il tweet del suo amico Iker Casillas che ha definito «un mercato da Houdini», dunque magico, quello della Juventus. C’è da credere che un portiere mitologico sappia dove stia per andare un suo pari grado, ci sono in natura creature speciali che parlano il medesimo linguaggio.
Il ritorno di Buffon, indiscusso capo carismatico juventino, potrebbe inoltre servire a Sarri per conoscere e interpretare meglio uno spogliatoio per lui inedito, dove ha appena smesso un altro totem come Barzagli e dove Bonucci (pure lui tornò all’ovile dopo 12 mesi) e Chiellini saprebbero come accogliere il loro grande compagno. Una specie di mago Houdini, veramente: l’ultimo spettacolo prevede due enormi mani di portiere su due enormi orecchie di Coppa, accorrete gente.