Anteprima, 26 giugno 2019
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Biografia di Paolo Dal Poggetto
Paolo Dal Poggetto (1936-2019). Storico dell’arte. Tra i protagonisti del salvataggio delle opere d’arte danneggiate dall’alluvione dell’Arno e autore della scoperta dei disegni murali di Michelangelo nelle Cappelle Medicee di Firenze. «È morto nel capoluogo toscano all’età di 83 anni. L’annuncio della scomparsa è stato dato dalla moglie, la storica dell’arte Maria Grazia Ciardi Duprè, autorevole studiosa della miniatura e specialista del Rinascimento, e dai figli Andrea, Giovanni e Luca. Dal 1979 al 2003 è stato soprintendente per i Beni Artistici e Storici delle Marche e ha diretto anche la Galleria Nazionale delle Marche a Urbino, comune del quale era cittadino onorario. Nato a Firenze nel 1936, Paolo Dal Poggetto si è laureato con Roberto Longhi all’Università degli Studi di Firenze con una tesi sul pittore lucchese del Seicento Pietro Ricchi. Nel 1963 ha effettuato le ricerche sul territorio e pubblicato il catalogo della mostra Arte in Valdelsa dal XIII al XVIII secolo tenutasi a Certaldo (Firenze). Ispettore storico dell’arte dal 1966 presso la Soprintendenza alle Gallerie di Firenze, ha partecipato al salvataggio delle opere d’arte danneggiate dalla terribile alluvione di quello stesso anno. Vicedirettore del Laboratorio di Restauro della Fortezza da Basso, ha collaborato all’organizzazione e ha accompagnato l’esposizione Affreschi e sinopie a New York e in nove capitali europee (1968-71); ha collaborato con Umberto Baldini alla grande mostra Firenze Restaura (1972). Divenuto direttore del Museo delle Cappelle Medicee, nel 1975-76 vi ha scoperto (sotto varie scialbature) negli ambienti della Sagrestia Nuova della basilica di San Lorenzo i grandi disegni murali - di figura e di architettura - di Michelangelo e della sua scuola, pubblicandoli in vari articoli e in un volume. Nel 1979 Dal Poggetto si trasferì a Urbino come soprintendente per i Beni Artistici e Storici delle Marche […]. Poeta schivo e nascosto, solo a partire dai 50 anni Paolo Dal Poggetto ha pubblicato sue liriche: Rubini azzurri (1984) che raccoglie solo poesie scritte dopo il 1979; Occhi color del vento (1990, con una presentazione di Mario Luzi) e La luna anch’io, e piangere e giocare (1994, con una presentazione di Giorgio Luti). Dopo molti anni di silenzio, nel 2006 - al compimento del suo 70° anno - ha pubblicato Giardino d’avorio. Da ultimo Da lontano la vita, poesie dal 2004 al 2008» [Martini, AdnKronos].