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 2019  giugno 25 Martedì calendario

Senatori Usa latitanti per far mancare il numero legale

WASHINGTON Caccia ai senatori. La polizia dell’Oregon sta cercando gli undici parlamentari repubblicani che giovedì 20 giugno hanno abbandonato lo State Capitol di Salem, la capitale amministrativa dello Stato sulla costa occidentale americana. Per i repubblicani la fuga era l’ultima possibilità per evitare che la Camera alta approvasse un disegno di legge anti-inquinamento, avversato da industriali e agricoltori. I democratici hanno la maggioranza con 18 seggi su trenta. Ma le votazioni sono valide solo se in aula è presente un quorum di due terzi.
La diserzione in massa dell’opposizione, quindi, ha costretto il presidente dell’assemblea a rinviare la conta. Obiettivo dei repubblicani è arrivare fino al 30 giugno, quando l’attività legislativa verrà sospesa, con la speranza che nel corso dell’estate si possa rinegoziare un provvedimento «meno penalizzante per tutti i cittadini dell’Oregon, non solo quelli che vivono a Portland (la città più grande del territorio ndr)».
I progressisti sono decisi a stroncare l’ostruzionismo-assenteista. Nello stesso pomeriggio di giovedì, la governatrice Kate Brown ha dato disposizione alle forze dell’ordine di rintracciare i legislatori in fuga e riportarli sui loro scranni.
Per quanto possa sembrare strano, è una possibilità contemplata dalle norme ed esistono diversi precedenti in altri Stati, e anche a parti politiche invertite. «È assolutamente inaccettabile che costoro voltino le spalle a quegli elettori che hanno l’onore e l’obbligo di rappresentare in questo edificio. Devono tornare e fare il lavoro per il quale sono stati eletti», si legge in un comunicato diffuso dalla governatrice Brown. In aggiunta i senatori dovranno pagare una multa di 500 dollari per ogni giorno di «diserzione».
Oltre «confine»
I ricercati si sarebbero nascosti negli Stati vicini. Uno di loro è comparso venerdì in tv, intervistato da Fox News dall’Idaho
La rete si è scatenata. Sui social è subito comparso l’hashtag «Oregon 11», una parodia del film «Ocean’s Eleven», la celebre banda di fuorilegge guidata da George Clooney e Brad Pitt. «Mandate dei poliziotti single e bene armati a cercarmi» avrebbe risposto, secondo i media locali, Brian Boquist, uno dei «latitanti». Puntualmente è scattata anche la raccolta dei fondi, il sito GoFundMe ha messo insieme 19 mila dollari per coprire le spese dei rappresentanti del popolo alla macchia.
Ma non è in corso una caccia all’uomo, con le fiaccole e le mute dei cani. «Eseguiremo l’ordine con educazione», fanno sapere dal comando dell’Oregon State Police.
I ricercati si sarebbero nascosti negli Stati vicini. Uno di loro, Cliff Bentz, è comparso venerdì in tv, intervistato da Fox News e in collegamento dall’Idaho: «Noi stiamo facendo il nostro lavoro al meglio e questo significa fare ogni cosa in nostro potere per evitare che i nostri elettori siano colpiti dai danni irreparabili che questa legge comporterebbe». Il piano, già approvato dalla Camera dei deputati dell’Oregon, preve una drastica riduzione delle emissioni di anidride carbonica. Si prende come riferimento il livello del 1990 e vengono fissati due obiettivi: taglio del 45% entro il 2035 e dell’80% entro il 2050. I settori che dovranno reinventarsi sono tre: la produzione di energia elettrica, i trasporti, l’attività industriale. Una rivoluzione verde, o un Green New Deal, seguendo il modello della California e del Colorado.
Il progetto dell’Oregon è stato al centro di lunghe discussioni e ha innescato anche inquietanti forme di protesta. Sabato scorso, riferiscono i media locali, una manifestazione organizzata da «milizie» non ancora identificate ha costretto le autorità a chiudere il Campidoglio di Salem.
I repubblicani minimizzano e accusano stampa e tv di aver gonfiato la notizia per suscitare allarmismo. Forse una via d’uscita ci sarebbe: lasciare la decisione finale a un referendum. Prima, però, dicono i democratici, il Parlamento deve tornare a esercitare in pieno le sue funzioni. Gli oppositori devono tornare. Da soli o accompagnati dai poliziotti.