la Repubblica, 24 giugno 2019
I rogo di Notre-Dame fu un incidente
L’inchiesta della polizia scientifica sull’incendio di Notre-Dame è conclusa e per adesso è confermata la tesi dell’incidente. Non sono state trovate tracce di carburanti né altri elementi che possano far pensare al gesto di un piromane. Ora comincerà l’analisi dei reperti trovati nel monumento in parte distrutto per capire meglio se c’è stato un corto- circuito e se c’è stata qualche negligenza da parte delle imprese che si occupavano del restauro della guglia. Scavando tra le macerie, gli investigatori hanno sequestrato una serie di possibili indizi, tra cui mozziconi di sigaretta alcuni operai che avevano fumato sul cantiere in corso. I filmati e le testimonianze hanno smentito che ci fossero stati nelle ore prima del rogo lavori di saldatura. Tra le ipotesi sull’origine di un corto-circuito, c’è l’ascensore installato nell’impalcatura intorno alla guglia, ma anche il sistema dentro al campanile attivato qualche minuto prima delle prime fiamme. L’indagine ha anche evidenziato gravi disfunzioni della società che aveva l’appalto del sistema antincendio. Il 15 aprile era presente un solo addetto nei locali di sicurezza, un funzionario nuovo in quel lavoro che non ha saputo leggere il primo messaggio di allarme, arrivato alle 18.13: solo mezz’ora dopo sono stati allertati i pompieri.