la Repubblica, 23 giugno 2019
La Sanità al Sud
Il flop dei concorsi Firenze e la Toscana sono a caccia di medici per l’emergenza ma i concorsi non danno grande soddisfazione. All’ultimo per contratti a tempo indeterminato, sono passati 58 professionisti ma 46 di loro erano già dei precari. Dei dodici rimasti, poi, solo otto hanno scelto di lavorare nei pronto soccorso regionali. Così si è pensato di reclutare chi ha la laurea, ma non la specializzazione. (mi.bo.) Roma Fuori Roma è sos ginecologi I problemi principali li hanno gli organici delle neonatologie, delle ginecologie e delle pediatrie, settori dove c’è un fiorente mercato privato che attira i professionisti. Più che la capitale, sono in difficoltà Rieti, Latina e Frosinone. Grandi disagi per la Regione, dove da circa un anno e mezzo è stato sbloccato il turnover, anche a trovare i medici per le ambulanze del 118. (mi. bo.) Napoli L’80% in ferie ad agosto Al San Paolo, la direzione sanitaria ha trasferito tra le proteste la Medicina d’urgenza, per ottimizzare l’utilizzo del personale a fronte dei recenti pensionamenti. E delle ferie: l’80% dei medici ha ottenuto di farle ad agosto. Anche al San Giovanni Bosco, si è deciso di far confluire nell’emergenza tutto il personale medico del presidio: anche otorini od oculisti dovranno vedersela con le patologie acute. (giuseppe del bello) Bari Stop ai ricoveri programmati In Puglia, l’emergenza riguarda gli anestesisti: secondo Aaroi-Emac, ne mancano 200-250, 50 solo a Bari. I problemi non mancano neanche nei pronto soccorso, e i piani ferie obbligano gli ospedali a ridurre ulteriormente i posti letto a disposizione: il Di Venere e il Policlinico dalla prossima settimana potrebbero dover sospendere anche i ricoveri programmati. (antonello cassano) Palermo Straordinari d’oro Medici del 118 richiamati in pronto soccorso, straordinari pagati 60 euro l’ora, pazienti in barella per giorni. A Palermo, l’emergenza è generalizzata, ma il più colpito è l’ospedale Cervello: su 16 medici necessari ci sono stati picchi di assenze fino al 50%. E neanche il maxi-concorso della Regione per oltre 150 specialisti risolverà le cose: si sono presentati meno candidati dei posti disponibili. (giusi spica)