la Repubblica, 23 giugno 2019
Clooney for president? Obama ci fa un pensierino
Alla fine ci si accontenta di uno scatto ai vetri scuri, senza presunzione di indovinare quelli giusti. Davanti Barack con Michelle, qualche vettura dietro le due figlie; ma i van blindati su cui viaggiano gli Obama, scortati dalla polizia e inframezzati dalle auto della sicurezza, in totale sono quattro e da fuori non si scorge neanche un labile profilo. C’è chi li aspetta sulla strada, telefonino pronto in mano; chi si sporge dal balcone e guarda giù, in pantaloncini e canottiera. Pochi volti, incuriositi più che interessati; immortalano il corteo che procede calmo verso Laglio e casa Clooney.
Qua e là, camionette della polizia, a raccontare che questo non è un giorno come gli altri. Anche se non è nemmeno quello che si temeva. Niente ressa, se non quella delle telecamere puntate verso villa Oleandra: le uniche indiscrete, in un borgo che con gli anni ha imparato a rispettare la privacy dei suoi abitanti illustri. «Forse la pioggia del mattino ha scoraggiato», accenna il sindaco di Laglio Roberto Pozzi, che attende all’ingresso del paese senza fascia tricolore; solo un cartellino al petto con il nome e la sua carica. «Aspetto che passi, poi vado. Ho un impegno in municipio».
Manifestazione pro famiglia, da parte di Forza Nuova. Tutto procede come nulla fosse, a Laglio dove per una volta c’è qualcuno che è capace di rubar la scena a George e Amal. Sono le 14.33 quando finalmente arriva; per 18 minuti un tratto di statale viene chiusa al traffico. «Il tempo necessario alla carovana per entrare», spiega un agente. E a quel punto cominciano le indiscrezioni, intorno a un incontro «blindatissimo» dove forse si mangerà la pizza, forse gli spaghetti e dopo cena, probabile, si prenderà il motoscafo per vedere i fuochi d’artificio che dall’acqua salgono in cielo, un evento ogni anno per il lago. Chiacchiere da bar, o da barbiere, come recita l’insegna che fa anche da punto di ritrovo per la gente del posto. Qui l’hanno dovuto imparar per forza, quando Clooney, infastidito dall’invadenza di passaggio, quasi minacciò di andarsene: non sta bene ficcare il naso nelle cose d’altri. Nemmeno se si tratta di un attore, che qualche anno fa ha messo ordine nella sua vita, da scapolo a uomo sposato e padre di due bambini. E a quel punto a Laglio è venuto da pensare. «Che in fondo si stesse preparando» confessa il sindaco, alludendo a un possibile, recondito motivo di questa visita così inattesa. «La proprietà di Villa Oleandra è sempre stata legata in qualche modo alla presidenza degli Stati Uniti». Prima John Heinz, il miliardario del ketchup: «La vedova ha sposato in seconde nozze John Kerry», candidato alla presidenza Usa nel 2004. Poi Clooney e il suo impegno politico che lentamente si è tradotto in un’amicizia con Obama, di cui ha sostenuto la rielezione nel 2012. «A villa Oleandra manca solo il presidente. Poi il cerchio si può chiudere».