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 2019  giugno 22 Sabato calendario

Norvegia, l’isola che vuole liberarsi dalla tirannia dell’orologio

Liberarsi dalla tirannia dell’orologio, dalla rigida gabbia degli orari, dagli appuntamenti cadenzati uno dopo l’altro. Non sarebbe meglio fare ciò che si vuole quando si vuole? In Norvegia c’è chi sta lottando per l’anarchia della sveglia: più precisamente sono i 350 abitanti dell’isola di Sommaroy, la terra del sole di mezzanotte, che proprio in virtù di 24 ore di sole giornaliero vorrebbero dichiarare l’isolotto la prima zona senza tempo del mondo. Un’iniziativa dettata dalla necessità di gestire meglio le luminose giornate di chi vive all’interno del circolo polare artico, ma anche un’ingegnosa trovata di marketing per un’isola che si sostiene con pesca e turismo.«In tutto il mondo le persone devono fare i conti con stress e depressione», ha dichiarato all’emittente pubblica norvegese Kjell Ove Hvending, leader della campagna. «In molti casi questo stato può essere collegato alla sensazione di essere intrappolati dallo scorrere del tempo. Ecco, noi saremo una zona senza tempo, dove tutti potranno vivere la loro vita al massimo... Il nostro obiettivo è quello di fornire piena flessibilità, 24 ore su 24, 6 giorni su 7. Per capirci: se vuoi tagliare il prato alle 4 del mattino, puoi farlo».
Gli isolani, come riporta The Guardian, chiedono che vengano aboliti gli orari di apertura ufficiali delle varie attività, e che le persone possano «fare ciò che vogliono, quando vogliono», rimarca Hvending. Sommaroy è immersa nelle tenebre da novembre a gennaio, ma nei mesi primaverili ed estivi la situazione è inversa: dal 18 maggio al 26 luglio il sole non tramonta mai. «È una luce costante, che ti permettere di dipingere le pareti di casa alle 2 del mattino, o di farti una nuotata alle 4 o ancora sorseggiare un caffè in spiaggia sotto il sole di mezzanotte». Sentiti dall’emittente Nrk i funzionari del turismo hanno detto che sospettavano che la campagna fosse soprattutto un’intelligente manovra per attrarre più visitatori sull’isola durante l’estate, ma c’è chi ha preso la proposta alla lettera, come Trulus Egil Wyller, professore di filosofia all’Università di Scienze e tecnologia a Trondheim. «È un concetto affascinante», dichiara. «La società è governata dall’orologio, ma questo è vero solo negli ultimi due secoli. Prima di allora si lavorava principalmente finché era necessario, si mangiava quando si era affamati e ci si sdraiava quando si era stanchi. Nella società moderna tutto ciò che facciamo è controllato dal ritmo dell’orologio, dal momento in cui ci alziamo al mattino e finché non torniamo a dormire».
Dopo un incontro pubblico che si è tenuto a maggio, gli isolani la scorsa settimana hanno consegnato al deputato locale, Kent Gudmundsen, una petizione per chiedere che la proposta venga discussa in parlamento.