il Fatto Quotidiano, 21 giugno 2019
La Casaleggio fattura due miliardi
L’anno di governo del Movimento 5 Stelle coincide con un sensibile aumento degli affari per la Casaleggio Associati, anche se si tratta di piccoli numeri. Il fatturato, secondo il bilancio del 2018 appena depositato, passa da 1,2 milioni di euro del 2017 a 2 milioni del 2018. Un balzo di oltre il 60 per cento, ma che lascia l’azienda guidata da Davide Casaleggio tra quelle di piccola taglia. I costi per la produzione, in dodici mesi, sono passati da 1,1 milioni a 1,8 milioni, ma l’utile di esercizio risulta in aumento considerevole, da 20.480 euro a 181.473 euro, tutti destinati a riserva. Niente dividendi per gli azionisti.
La nota integrativa spiega a cosa si deve l’andamento positivo nel 2018: “Il risultato è stato raggiunto grazie al consolidamento delle attività di consulenza strategica e di innovazione digitale verso le medie e grandi imprese”. In particolare, “il management ha intensificato e riposizionato l’attività consulenziale verso aree di business in forte espansione specializzandosi sulla ricerca in ambiti quali digital strategy, intelligenza artificiale, blockchain, sistemi di finanziamento dell’innovazione e modelli di integrazione fisica digitale”.
Nei mesi scorsi, il Fatto ha raccontato questa attività di “riposizionamento”, tra convegni, iniziative, consulenze e report sponsorizzati da aziende che vedono nella Casaleggio Associati un ponte verso il governo M5S. Il report annuale sull’eCommerce in Italia, per esempio, nel 2019 è stato finanziato tra gli altri da varie aziende con contributi tra i 5 e i 10.000 euro. Tra queste, Deliveroo, la multinazionale delle consegne che è impegnata in una trattativa sulle regole del settore con il ministero dello Sviluppo di Luigi Di Maio. Il rapporto sulla Blockchain è stato finanziato da aziende come Consulcesi e Poste (30.000 euro ciascuna).
La Casaleggio si è già adeguata a questo (relativo) salto dimensionale e, si legge nel bilancio, “ha cambiato sede rinnovando gli spazi sempre nel centro di Milano”. Il trasloco è avvenuto a inizio 2018, con l’apertura degli uffici di via Umberto Visconti di Modrone 30, vicino al Duomo. Al vecchio indirizzo è rimasta l’altra creatura di Davide Casaleggio, la Fondazione Rousseau che è ormai l’infrastruttura finanziaria del M5S.
La struttura della Casaleggio Associati resta minima: 13 dipendenti che costano, tutti insieme, 378.000 euro di salari e stipendi, in aumento rispetto ai 259.000 del 2017. Il consiglio di amministrazione ha un costo complessivo analogo a quello di un singolo dirigente Rai, 246.000 euro. Gli amministratori sono quattro: Davide Casaleggio è il presidente, poi ci sono tre consiglieri, Luca Eleuteri, Maurizio Benzi e Marco Maiocchi. Sono tutti e quattro soci, anche se Casaleggio detiene la quota di gran lunga maggioritaria, con il 60 per cento del capitale.
Per il 2019 è previsto “un ulteriore incremento delle attività di consulenza con un focus sulle Smart Company e cioè le imprese che grazie all’impatto della quarta rivoluzione industriale e l’utilizzo strategico delle tecnologie esponenziali riescono a sviluppare nuovi mercati e a essere disruptive nel proprio settore”. Sono in arrivo, inoltre, “nuove partnership” con aziende. Chissà se queste partnership sopravvivrebbero a una eventuale crisi nella maggioranza che vedesse il Movimento 5 Stelle uscire dall’area di governo.