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 2019  giugno 21 Venerdì calendario

Il ritorno degli squadristi: un’aggressione ogni dieci giorni

Aggressioni squadriste, pugni, calci, testate. Blitz a colpi di mazze e coltelli. Intimidazioni seriali, risse, agguati. Una scia di violenza firmata dai saluti romani e coperta, in alcuni casi, dalla vernice delle iniziative sociali nelle periferie: il volontariato fasciosovranista dei pacchi alimentari, delle case per gli “italiani poveri”, e dunque le rivolte razziste contro immigrati e rom, dove le minacce di stupro si accompagnano ai cassonetti bruciati.
L’estrema destra torna a fare paura nelle piazze, a seminare odio e botte. Ora persino col pretesto vuoto di una maglietta, come nel doppio raid contro i ragazzi del Cinema America.
L’innalzamento del livello dello scontro politico – nella stagione della rabbia suprematista contro il nemico di turno, lo straniero, l’attivista, il giornalista scomodo – si traduce in una lunga serie di episodi con protagonisti militanti o simpatizzanti dei due principali partiti del neofascismo italiano: CasaPound e Forza Nuova. A cui si aggiungono le “esuberanze” delle altre formazioni nere: Veneto Fronte Skinhead, Comunità militante dei Dodici Raggi, Lealtà Azione, Rebel Firm, Mab, e poi ovviamente i gruppi ultrà, quelli più ideologizzati che, tra svastiche, croci celtiche e striscioni pro-Mussolini, comandano nelle curve di Hellas Verona, Lazio, Inter, Juventus, Varese, Milan, Roma.
Quanto “pesa” la violenza fascista nelle cronache? Una radiografia dettagliata esce dal progetto Infoantifa Ecn, che dal 2014 aggiorna costantemente – classificandoli – gli episodi di violenza compiuti da estremisti di destra. Sono 187 quelli avvenuti negli ultimi cinque anni.
Cinquantotto, quasi uno su tre, si sono verificati negli ultimi 18 mesi: in pratica uno ogni dieci giorni. Dalla mappa emerge una copertura a macchia di leopardo: gran parte delle violenze sono state denunciate nel centro-Italia e nel nord-ovest; segue il nord-est e, in coda, il sud. Le squadracce nere sono entrate in azione soprattutto nelle periferie romane e nel cuore della Capitale, ma anche nelle città dell’occidente settentrionale, in Lombardia e nel Triveneto. Sono le aree dove CasaPound e Forza Nuova sono più radicate, e nelle quali si concentra l’azione “militante” degli altri gruppi estremisti nazifascisti. La classificazione degli episodi elaborata da Infoantifa Ecn parla chiaro: dal 2014 a oggi militanti e simpatizzanti dell’ultradestra hanno firmato 156 aggressioni, 25 attentati e 6 omicidi.
Ventidue episodi sono riconducibili a Forza Nuova, 70 a Casa-Pound Italia. L’intensità della violenza è graduale: si va dalle minacce verbali alle aggressioni fisiche, dagli attentati incendiari a spazi sociali alle bombe carta contro campi rom e centri di accoglienza, e poi le violenze sessuali, gli omicidi, le tentate stragi come quella del fascioleghista Luca Traini a Macerata.
I quasi sessanta casi degli ultimi 18 mesi significano dunque 20 negli ultimi sei mesi (la contabilità comprende i soli casi denunciati). L’escalation è iniziata il 7 gennaio con l’aggressione ai danni dei due colleghi dell’ Espresso al cimitero Verano di Roma (Forza Nuova) e si chiude – per ora – con i mazzieri di CasaPound e del Blocco studentesco che hanno colpito in questi giorni i volontari di Cinema America a Roma. Prima ci sono stati episodi altrettanto odiosi, come quelli di matrice razzista nei quali furono uccisi Idy Diene a Firenze (4 marzo 2018) ed Emmanuel Chidi Namdi a Fermo (6 luglio 2016), o il femminicidio di Anna Carusone in provincia di Caserta (22 gennaio 2018). E come non ricordare, andando ancora più indietro nel tempo, la strage di Firenze del 13 dicembre 2011: il simpatizzante di CasaPound, Gianluca Casseri, che uccide a colpi di pistola due venditori ambulanti senegalesi, Samb Modou e Diop Mor.
A certificare le violenze di CasaPound e Forza Nuova ci sono poi i dati del Viminale. Nell’ultima relazione pubblicata dal ministero dell’Interno risulta che dal 2011 al 2016 ci sono stati 20 arresti (uno ogni tre mesi) e 359 denunce (circa una ogni 5 giorni) per membri di CasaPound Italia, tra cui molte per violenze.
Da allora non sono stati pubblicati altri dati ufficiali, ma tra il 2013 e il 2018 l’Osservatorio delle nuove destre ha recensito 66 aggressioni. Alti, seppure inferiori a quelli dei competitor, anche i numeri riguardanti Forza Nuova: sempre il Viminale ha accertato 240 denunciati e 10 arrestati.