Libero, 20 giugno 2019
Nessuno vuole cani neri
Cane nero? No grazie. Purtroppo non sono solo i gatti corvini a subire pregiudizi e stupide superstizioni, ma anche il miglior amico dell’uomo. Secondo analisi condotte in tutto il mondo da molte associazioni animaliste e canili, anche il cane nero è visto molto male, tanto da pregiudicarne le adozioni. Non importa se giovani o anziani, se teneri cuccioli o agili adulti, e non interessa neppure la razza o il sesso: i cani del pelo scuro che si trovano nei canili non vengono scelti per le adozioni. Tanto che il loro esubero è diventato un’emergenza nei centri di adozione. Le statistiche dimostrano che hanno il più basso tasso di scelta rispetto a qualsiasi altro cane di diverso colore: i pochi che vengono adottati hanno trascorso nei rifugi un tempo di circa 4 volte più a lungo rispetto agli altri cani. La sfiducia e paura di molti nei confronti di un cane scuro è talmente reale che spesso, camminando in città, si vedono persone che quando li incontrano si scansano, o proprietari di altri cani che accorciano il guinzaglio, altri addirittura invitano a mettergli la museruola, e ci sono persino mamme che prendono per mano i loro bimbi, pensando di proteggerli da chi sa quale pericolo. Uno studio di qualche anno fa nel Regno Unito ha appurato che l’80% dei cani rimasti senza adozione sono neri, tanto che questo fenomeno è stato definito “Black dog syndrome” (sindrome del cane nero). È una patologia che non colpisce i cani, ma gli umani; una “malattia” che ha come effetto quello di vederli in modo diverso, credendoli più pericolosi, più mordaci e aggressivi, disubbidienti, con carattere negativo e per alcuni porta sfortuna. Nonostante le numerose campagne lanciate a loro favore da molte associazioni animaliste, questi animali ricevono ancora poco interesse e lo si riscontra durante il classico giro tra le gabbie dei canili, dove, affermano gli operatori, non ricevono la giusta attenzione, che spesso viene rivolta invece ad esemplari dal manto chiaro. C’è pure un altro aspetto da valutare: i cani scuri spiccano meno nei box dei canili, perché spesso sono poco illuminati, e così finiscono nel distinguersi poco rispetto agli altri più colorati. Per trovare una soluzione in Scozia, un’associazione animalista, la Scottish SPCA, è ricorsa ad uno stratagemma: far indossare ai cani dal manto nero degli adorabili cappottini colorati realizzati dalle volontarie della Scottish Women’s Institute, al fine di far breccia nei cuori dei potenziali adottanti. In America invece per combattere questo fenomeno e favorire le adozioni il fotografo Fred Levy ha lanciato tempo fa, il progetto Black Dogs: splendide foto di cani neri su uno sfondo scuro, dichiarando: «Voglio portare consapevolezza su questo problema e ricordare alle persone che sono alla ricerca del cane perfetto che i cani neri hanno grandi personalità». Molte persone non sono a conoscenza della “sindrome del cane nero”, come i potenziali adottanti in generale sono in gran parte ignari del fenomeno. Solo quando si diventa consapevoli si aumenta la sensibilità verso queste creature innocenti e ci si ferma a guardarli con più attenzione scoprendo esseri dolcissimi meritevoli quanto gli altri di una casa!