ItaliaOggi, 20 giugno 2019
Diritto & Rovescio
Palamara, ex segretario dell’Associazione nazionale magistrati, non si fida di Borrelli. Dall’intercettazione si capisce che è diffidente, dice: «Questo (Borrelli, ndr) ce le ha le palle per farlo? Perché mi dicono che è il candidato di Area (la corrente di sinistra della magistratura, ndr)». È perché quello che deve fare Borrelli, quando sarà procuratore di Perugia, è indagare Paolo Ielo quando da lui andrà Stefano Fava, pm di Roma, con un esposto, appunto contro Ielo. Cesare Sirignano, napoletano anticamorra e che è alla direzione Antimafia, lo rassicura: «Ho parlato con Peppe (Borrelli, ndr) e gli ho detto: “Guarda che se vai tu a Perugia è perché tu sei affidabile. E capiscimi cosa vuol dire questa parola”. Gli ho anche detto: “Te la devo spiegare?”. E lui ha detto: “No, no, ho capito. Io e te siamo troppo legati per dirti che Borrelli è 99 per cento”». Fa impressione sentire dei togati che parlano come degli umma umma. Fanno organigrammi, preparano trappole e piani di battaglia. Inimmaginabile.