Corriere della Sera, 19 giugno 2019
A Verona si lavora due volte meglio che a Messina
Interesse professionale, conciliazione dei tempi vita-lavoro, clima lavorativo: sono questi i primi tre fattori che determinano la soddisfazione di chi lavora. E la sorpresa sta qui: agli italiani piace lavorare e piace il lavoro che fanno. Secondo un’indagine dell’Osservatorio Statistico dei Consulenti del lavoro più di un occupato su due si dichiara altamente soddisfatto del proprio lavoro. Tra gli elementi che fanno apprezzare maggiormente la propria occupazione ci sono: l’interesse (al 1° posto con il 63,7%), i tempi di percorrenza del tragitto casa-lavoro (al 2° posto con il 62%), il clima lavorativo e le relazioni con i colleghi (al 3° posto con il 57,4%). Insomma bisogna avere un lavoro interessante, vicino casa e con dei simpatici colleghi. A seguire, poi, la stabilità garantita dal proprio lavoro (52,5%), lo stipendio (32%) e l’opportunità di ottenere avanzamenti di carriera (28%). Questi parametri sottolineano la necessità di continuare ad investire in misure di welfare che possano incrementare la produttività aziendale e il benessere dei lavoratori. Il tema sarà ampiamente dibattuto al Festival del Lavoro, in programma da domani al 22 giugno al centro congressi Mi.Co. di Milano per parlare di “Lavoro, innovazione e crescita”.
Meno soddisfatti collaboratori e donne
Sono le donne quelle meno soddisfatte del proprio lavoro, soprattutto per la possibilità di raggiungere posizioni di responsabilità e livelli d’inquadramento più elevati in azienda. Infatti, solo il 25,9% delle lavoratrici è altamente soddisfatto delle opportunità di crescita offerte dal proprio impiego (-4 punti percentuali rispetto agli uomini: 29,5%). Ma, al contrario dei loro colleghi, le donne sono più contente di avere un lavoro stabile (54,7% a fronte del 51% degli uomini). Non si registra una grande differenza di gradimento della professione tra lavoratori dipendenti e autonomi. Il 55,5% dei dipendenti si ritiene altamente soddisfatto del proprio lavoro a fronte del 54,8% degli indipendenti.
La classifica
Interesse, distanza casa-lavoro, clima lavorativo, sono i fattori più apprezzati
L’Osservatorio Statistico dei Consulenti del lavoro ha stilato anche una classifica delle 107 province italiane in cui i lavoratori, con un’età superiore ai 15 anni, mostrano un alto livello di gradimento per il loro lavoro. In cima alla classifica troviamo la provincia di Bolzano, dove quasi i tre quarti degli occupati sono altamente soddisfatti (74,8%). In 2^ e 3^ posizione troviamo due province piemontesi: Verbano-Cusio-Ossola, che fa registrare il 71,6% di soddisfazione, e Asti con il 69,2%. Seguono, per il 4° e 5° posto, altre due città del Nord Italia: Bergamo (66,5%) e Rimini (66,1%). La prima provincia del Sud si colloca solo al 7° posto della classifica ed è Sassari con il 65,7% di gradimento. Bisogna, poi, scendere fino alla 19^ posizione per individuare la seconda provincia meridionale: Enna, con il 62,5%, seguita alla 22^ posizione dalla provincia di Crotone, dove il livello di soddisfazione dei lavoratori per il proprio lavoro è pari al 62,3%
Se si prendono in considerazione, poi, i Comuni con oltre 250 mila abitanti le differenze tra Nord e Sud sono sempre significative. Ad esempio, Verona è prima in classifica con una quota di lavoratori altamente soddisfatti pari al 65,2%. La percentuale rilevata nella città veneta è superiore di oltre 34 punti percentuali rispetto a quella registrata dall’ultima città in classifica, Messina (31%) e di 25 punti percentuali rispetto a Napoli: penultima in classifica perché qui solo poco più di un terzo dei lavoratori esprime un elevato gradimento per la propria professione (39,7%). E come dargli torto.