Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2019  giugno 19 Mercoledì calendario

Lodè (Sardegna): paese isolato dal mondo, il sindaco si dimette

Fuori dal mondo. «Io getto la spugna. Se le risposte non arrivano da chi di dovere, non abbocco più». Graziano Spanu, alla fine di maggio, era stato chiaro. E aveva annunciato le dimissioni da sindaco di Lodè, in Sardegna, in caso di mancato intervento da parte della Regione. Perché Lodè, un paese di circa 1.600 abitanti in provincia di Nuoro, è rimasto isolato. Le principali strade d’accesso sono impraticabili. Una è chiusa e l’altra viene ritenuta pericolosa. Le ruspe, però, non si sono ancora viste. E Spanu, dopo vari appelli per «liberare Lodè», ha mantenuto la parola. Dimissioni.Il sindaco era a capo della giunta di Lodè da tre mandati. L’ultimo, sempre alla guida di una lista civica, era iniziato nel 2016, e sarebbe dovuto terminare nel 2021. Lo scorso 22 maggio, però, Spanu aveva dato le dimissioni in attesa di risposte concrete da parte del governatore della Sardegna, Christian Solinas, eletto lo scorso febbraio col centrodestra.
«Sono logorato, ho gli incubi la notte per questa situazione che va avanti da ottobre, da quando la principale strada di accesso a Lodè è stata chiusa dalla Provincia perché si erano verificate delle frane», aveva detto il primo cittadino a SardiniaPost. «Voglio garanzie scritte nero su bianco. Per questo faccio un appello al governatore Christian Solinas e all’assessore dei Lavori pubblici, Roberto Frongia: vi prego, liberate questo paese dalla prigione e ridateci la nostra strada, che necessita di un intervento di 3 milioni di euro, ma siamo ancora alle promesse. In occasione delle elezioni regionali si sono visti tanti politici che ci hanno promesso interventi in pochissimo tempo, ma ora sono tutti uccel di bosco».
Dalla parte di Spanu si era schierato anche il presidente di Anci Sardegna, Emiliano Deiana, che si era rivolto al governo. «Anci Sardegna esprime piena e totale solidarietà e vicinanza al sindaco di Lodè, Graziano Spanu, amministratore serio e capace, costretto alle dimissioni dall’inerzia di un certo burocratismo istituzionale che invece di risolvere i problemi infrastrutturali di un territorio si frappone o ne aggiunge di nuovi», aveva sottolineato il responsabile sardo dell’Associazione nazionale dei comuni. «Spanu è un amministratore di grande esperienza e capacità, e se ha preso una decisione così grave è perché la situazione risulta essere davvero estrema», aveva aggiunto Deiana. «Anci Sardegna chiede un intervento straordinario per risolvere le problematiche rappresentate e per una seria programmazione, anche con un intervento straordinario del governo ai sensi dell’articolo 13 dello statuto di autonomia, degli interventi sulla viabilità comunale e provinciale abbandonati da anni e anni di smobilitazione istituzionale ed economico finanziaria degli anelli deboli del sistema democratico: i comuni e le province».
Trascorsi i 20 giorni consentiti dalla legge per ritirare le dimissioni, Spanu, che non ha avuto risposte, ha definitivamente lasciato la poltrona di sindaco di Lodè. Il comune isolato dal mondo che ora verrà commissariato.