ItaliaOggi, 19 giugno 2019
Diritto & Rovescio
Due anni fa, Natalia Aspesi aveva detto: «Se vincono i 5 stelle, mi sparo». Non è stata di parola. Dice: «Ho scelto la sopravvivenza, fantasticando ogni genere di crudeltà contro Salvini e Di Maio». L’intervistatore la sollecita a spiegarsi, a chiarire perché ha desistito dal suo proposito, visto che Salvini ha poi vinto alla grande. Aspesi spiega: «Anziché spararmi a causa loro, pian piano, ho maturato la fantasia di sparare a loro. Devo dire che la legge sulla legittima difesa mi è venuta incontro. Nessuno può più negarmi di imbracciare un kalashnikov. Sono vecchia. Sono sola. Sono gravemente turbata dalla condizione disperata degli italiani. Ho tutto il diritto di fare una strage». Aspesi usa il tono ironico ma formula proponimenti che se fossero espressi da uno di centrodestra, costui sarebbe sommerso da epiteti irriferibili. Tipo: Fascista! Che per chi non lo è, è un’offesa sanguinosa. Come sentirsi dare del comunista. Soprattutto se lo si è stato ai tempi dell’Urss.