il Fatto Quotidiano, 18 giugno 2019
Il viceministro Fioramonti vuole alzare le tasse su sigarette, voli, bevande zuccherate, voli e lotterie per finanziare l’Istruzione
È stato indicato come una delle possibili vittime della graticola pentastellata (“Non è vero. Questa cosa della graticole è stata una scelta sbagliata per il M5s –dice –, che ci ha esposto ad una settimana di gossip mediatico. In realtà ho avuto un feedback eccellente dai parlamentari”), ma oggi il viceministro dell’Ist ruz io ne in quota M5s e con le deleghe all’università, Lorenzo Fioramonti, alza l’asticella e vuole parlare: “Chiediamo 1 miliardo per ricerca e università – dice – Se non lo avremo, mi dimetto”. C’è un progetto strutturato, già sottoposto al ministro dell’Istruzione, Marco Bussetti: aumentare le tasse per finanziare la ricerca. Viceministro Fioramonti, un miliardo è tanto... No, in verità avremmo bisogno di molto più. È il minimo sindacale che ci permette di ricominciare a lavorare bene. E non chiedo di togliere fondi ad altro, alla sanità o alla giustizia. Ho invece proposto una serie di interventi fiscali che recuperano risorse mentre indirizzano i consumi su scelte sostenibili e salutari. Che tipo di interventi? Piccole imposte di scopo: sui voli aerei, sulle bevande zuccherate, sulle trivellazioni, sulle scommesse, sui superalcolici e le sigarette. Interventi di carattere simbolico che, però, insieme riducono i consumi dannosi e producono un miliardo di euro. Non voglio togliere un euro alla scuola, agli asili, ai comuni. È una proposta Fioramonti o una proposta condivisa? È una proposta Fioramonti che è stata discussa con i parlamentari, la Lega, il mio capo politico, il Presidente del Consiglio e il ministro Bussetti. Su carta è una proposta ragionevole, la politica però ha altre dinamiche... Beh, senza ricerca non ci sono crescita economica né ripresa del paese. La ricerca ha un moltiplicatore di 1 a 4, un euro investito ne produce quattro. Il presidente Conte, nel discorso del lunedì post elettorale, ha menzionato ricerca e innovazione tra le cose da fare per prime. È un segnale importante. Ma aumenterà le tasse: non crede ci saranno proteste? Si deve superare la retorica del “no tasse” generico. C’è una bella differenza tra il sacrosanto dovere di abbassare le tasse sul lavoro, le imprese e le famiglie e l’introduzione di interventi fiscali che disincentivano consumi dannosi. Prendiamo la proposta di un euro sulle tratte aeree internazionali: chi viaggia (ed inquina) se lo può permettere. Tenga conto che cento milioni di questi introiti servirebbero per garantire borse di studio a tutti i giovani idonei e meritevoli, quindi un bell’i nvestimento sul futuro. Cosa dice Bussetti? È d’accordo, ha ipotizzato anche un intervento legislativo specifico sull’università, magari un DDL, per introdurre alcune proposte prima della legge di bilancio. E se questo miliardo non ci sarà? Mi gioco tutto. Se alla fine non dovesse esserci, sono pronto a rassegnare le dimissioni. Per me il finanziamento è una pre-condizione per portare avanti un progetto organico per il comparto. Tipo quale? Un reclutamento più semplice e trasparente, una divisione tra concorsi nazionali, con commissione sorteggiata, e concorsi locali. Poi una semplificazione del cosiddetto pre-ruolo, con una detassazione dei contratti (nell’arco dei sei anni) direttamente proporzionale alla durata e alle tutele applicate. Come con il Decreto Dignità, dobbiamo incoraggiare contratti di ricerca più stabili per progetti di ricerca ambiziosi. Che fine ha fatto l’o ss e r vatorio sui concorsi? Il ministro ha dato l’ok alla sua realizzazione. Finora se ne sono occupati i miei collaboratori, ma da ottobre – con la riorganizzazione dei ministeri – ci saranno uffici e personale preposti. Stiamo anche ad una collaborazione con l’Anac su questo. Il Ministero viene interessato da migliaia di ricorsi ogni anno, un costo enorme. Con un osservatorio preventivo, in grado di fare consulenza all’università nella stesura del bando o a cui può rivolgersi un ricercatore che crede di aver subito un torto prima di ricorrere al Tar, tutto potrebbe diventare più scorrevole e certificato evitando anche di intasare i tribunali e di costringere i ricercatori a decenni di cause costose.
Tr i ve l l e Circa 400 milioni tra nuove royalties e sospensione delle deduzioni
Sugar Tax Tassa di 10 centesimi al litro aulle bevandezuccherate e non (300 milioni di euro) o di 15 centesimi (450 milioni). Fino a 407 milioni se si escludono le bevande dietetiche
Voli Tassa di 50 centesimi sui biglietti dei voli nazionali, 1 euro per gli internazionali (144 milioni) oppure 1 euro sui nazionali e 1,5 sugli i n te r n a z i o n a l i S u p e ra l co l i c i Aumento del 30% delle accise (19 milioni)
Sigarette Aumento di 10 centesimi al pacchetto (350 milioni)
Lotterie e scommesse Riduzione delle vincite dello 0,5% (385 milioni)