17 giugno 2019
"LIBRA" NOS A MALO – DOMANI FACEBOOK ANNUNCIA LA SUA CRIPTOVALUTA: “PROJECT LIBRA” - SARÀ AGGANCIATA A UN PANIERE DI MONETE NORMALI PER EVITARE FLUTTUAZIONI, PERCHÉ L’OBIETTIVO NON È SFIDARE LA SOVRANITÀ MONETARIA, SEMMAI GLI ISTITUTI DI CREDITO – IL PIANO È QUELLO DI CREARE UN ECOSISTEMA CHIUSO SIMILE ALLA CINESE WECHAT, FACILITARE I PAGAMENTI E I TRASFERIMENTI DI PICCOLE SOMME DI DENARO -
ZUCKERBERG IL 2 MAGGIO HA REGISTRATO A GINEVRA UNA NUOVA AZIENDA, “LIBRA”, CHE SERVIRÀ PER CREARE LA MONETA VIRTUALE DI FACEBOOK, “GLOBALCOIN” https://www.dagospia.com/rubrica-4/business/ldquo-libra-rdquo-nos-malo-ndash-zuckerberg-maggio-ha-registrato-204419.htm
2 – LA CRIPTOVALUTA DI FACEBOOK Federico Rampini per “la Repubblica”
Con Bitcoin e compagnia, il business delle monete alternative, digitali e cripto-, sembrava segnato da alcuni difetti genetici. In particolare il carattere speculativo che ne limita la stabilità, un difetto grave per un mezzo di pagamento.
Più una certa tendenza a vivere "ai margini" del sistema, con dubbi costanti sulla rispettabilità, infiltrazioni criminali e così via. Questi limiti potrebbero essere superati con l' arrivo di una superpotenza dell' economia digitale. Sua Maestà Facebook lancia la sua cripto-moneta. Il piano si chiama Project Libra, con un omaggio implicito alla nostra ex-moneta, la lira. I dettagli verranno annunciati martedì 18 giugno.
Ma già è certo che Facebook si è assicurato il supporto di altri giganti: la società Visa delle carte di credito, PayPal che fu il primo sistema ubiquo per trasferimenti monetari online, Uber e Booking. Per adesso tutti questi soci pagano un gettone simbolico di dieci milioni di dollari per partecipare al consorzio di lancio; poi si vedrà.
Facebook avrebbe già pronto il rimedio contro le fluttuazioni selvagge che hanno segnato la storia di Bitcoin e altre criptovalute: la Libra nascerà subito agganciata a un paniere di monete normali, quelle emesse dalle banche centrali, come il dollaro e l' euro. Non c' è quindi quella sfida alla sovranità monetaria e al monopolio delle banche centrali, che ha sempre accompagnato altre cripto-valute, nel bene e nel male: ha contribuito al loro fascino anarco-alternativo, ma anche ai sospetti sulla loro affidabilità.
Per quanto le tribù degli utilizzatori di Bitcoin e altre cripto-valute siano entusiaste e tenaci, queste monete non sono veramente decollate come strumenti di pagamento di massa. Non possono competere neppure lontanamente con la crescita degli smartphone come strumenti di pagamento, che dilaga soprattutto in Estremo Oriente: la vera moneta digitale a Pechino e Shanghai. Facebook scommette che con Libra sarà diverso, perché fin dall' inizio parte con una potenzialità unica: i 2,4 miliardi di utenti attivi del social media fondato e guidato da Mark Zuckerberg.
L' adesione della Visa e di PayPal sembra confermare che le previsioni sono di un successo ben più consistente rispetto alle altre criptovalute. Per evitare problemi con le banche centrali e altri ostacoli legali, Facebook avrebbe deciso di non gestire in proprio il nuovo mezzo di pagamento, bensì di farne una piattaforma digitale separata. La Libra verrebbe comunque accettata fin dall' inizio come strumento di pagamento nelle transazioni che avvengono via Facebook.
Questo già rivela una delle sue funzioni: allargare e potenziare l' uso del social come piattaforma di mercato, in altri termini fare concorrenza ad Amazon e ai vari commerci che fioriscono su Google. Facebook promette all' universo dei consumatori di allargare alla moneta i benefici della disintermediazione. Il semi-monopolio delle banche - poco scalfito da gruppi come Western Union - fa sì che trasferire soldi rimanga caro: basti vedere le commissioni sui bonifici, soprattutto oltre frontiera.
Libra sarebbe utilizzabile anche da parte di chi non ha un conto in banca. Proprio come i pagamenti digitali su smartphone che hanno avuto un boom in Cina, nazione ormai all' avanguardia in questo campo: anche in quel caso ci sono giganti dei social o del commercio online che offrono dei conti digitali alternativi a quelli bancari.
Che l' iniziativa di Facebook sia presa sul serio lo dimostra un discorso recente di Tobias Adrian, capo della divisione mercati al Fondo monetario internazionale. Le autorità monetarie si stanno ponendo concretamente il problema se Facebook non debba avere delle riserve valutarie depositate presso le banche centrali, con cui garantire la stabilità della Libra.
Si aprirebbe un dibattito su quanta percentuale di dollari, euro, yen, renminbi o sterline debba contenere il paniere della Libra. Il fatto stesso che questi temi si affaccino nelle riunioni del Fmi conferma l' attenzione che circonda l' incursione di Facebook nel mestiere bancario. Mark Zuckerberg fondatore e ceo di Facebook.