Libero, 16 giugno 2019
I guadagni della Littizzeto
el’esperienza che portain dote, conl’aggiornamento continuo di cui necessita?Cinquemila, seimila euro almese? Stipendio d’oro, diranno i grillini, tagliamolo. Ma a me viene in mente, dico a caso, la Littizzetto, che con i suoi beceri interventi volgari in una trasmissione Rai (quindi pagata anche da me e da lei), guadagna dieci, venti volte tanto. C’è qualcosa che non va, in tutto questo. Emanuela Bragolusi Moretto e.mail Quando ci sono di mezzo la nostra pelle e gli angeli che la salvano è doveroso essere moralisti, cara signora Bragolusi Moretto. Se poi sull’altro piatto della bilancia mette Luciana Littizzetto con i suoi 800mila euro a stagione, pagati per sentirla leggere monologhi deficienti, incavolarsi viene naturale. Ha ragione lei, qualcosa non torna. La Rai e la sanità sono in mani pubbliche. Nel caso degli stipendi dei medici di alto livello, come il neurochirurgo di cui ci scrive, ciò ha l’effetto di ridurre i compensi. Fossero pagati secondo mercato, ovvero in base alla utilità del loro lavoro e alla scarsità della loro “manodopera”, medici del genere guadagnerebbero cifre molto più elevate. Però riteniamo giusto che ogni italiano, anche il più poveretto, abbia diritto – almeno in teoria – ad accedere alle cure migliori, e un sistema “universale” finanziato dai contribuenti si mantiene in piedi solo se certi stipendi sono calmierati. Nel caso della Rai, al contrario, il controllo dello Stato si traduce nella concessione di buste paga fuori dalla logica e dalla decenza. Il risultato è che i medici migliori se ne vanno all’estero: Svizzera, Francia, Regno Unito, Stati Uniti, Emirati Arabi... Tra i nostri tanti record, c’è quello di essere il Paese europeo che se ne fa scappare di più: dentro la Ue, oltre metà dei camici che emigrano ha il passaporto italiano, e il Veneto è la regione che maggiormente subisce questo fenomeno. La Littizzetto, invece, non se la prende nessuno. Auguri per la convalescenza del suo amico.