ItaliaOggi, 14 giugno 2019
Diritto & Rovescio
Lo dico subito, a scanso di equivoci, il ministro francese dell’economia, Bruno Le Maire, non mi piace. Non perché sia poco capace. Ma per l’opposto: perché la sa troppo lunga e anche perché, con il suo stile raffinatissimo, sa pelare l’oca senza farla soffrire. Di solito, anzi, dopo la spennamento, l’oca ringrazia anche perché, essendo Le Maire un tipo così ammodo, non ha capito che cosa le è stato fatto. E quindi, siccome in tutte le trattative economiche in cui l’Italia, per forza di cose, è costretta a misurarsi con la Francia, ne usciamo regolarmente con le ossa rotte. Ho seguito sul web la difficilissima missione a Tokyo di Le Maire sul caso Renault-Nissan. Forse non ha ottenuto ciò che cercava ma almeno ha venduto cara la pelle. E ha tenuto banco. Senza offesa, vi immaginate, in una missione dello stesso tipo, il nostro ministro dello sviluppo economico Luigi Di Maio?