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 2019  giugno 14 Venerdì calendario

Servono fondi per i migranti, in vendita l’aereo di Obrador

Andrés Manuel López Obrador, Amlo per tutti, ha deciso di vendere l’aereo presidenziale messicano. Acquistato dal suo predecessore Enrique Peña Nieto nel 2016 per 218 milioni di dollari, il Boeing 787 Dreamliner giace da mesi in un hangar della California. Non lo usa nessuno. Obrador per primo. È stato proprio il presidente del Messico a esortare i suoi ministri a non servirsi dei velivoli di Stato e a viaggiare, anche per compiti istituzionali, su aerei di linea. In classe economica. Fa parte della sua politica impostata sull’austerità, che punta a riavvicinare il Palazzo ai messicani. Il jet presidenziale è stato valutato 150 milioni di dollari. «Serviranno a incrementare il budget destinato all’emergenza immigrazione», ha detto Obrador. «Ho già disposto la vendita del resto della flotta ministeriale: altri 60 aerei e 70 elicotteri».
L’accordo raggiunto in extremis con il presidente americano Donald Trump, proprio alla vigilia dell’entrata in vigore dei dazi che avrebbero colpito con un 5% tutte le esportazioni verso gli Usa, prevede che il Messico si trasformi nel “Paese terzo sicuro” dove saranno “parcheggiati” gli 800 mila immigrati previsti tra quelli che verranno espulsi dagli Usa, quelli in attesa sotto il Muro e quelli in arrivo nelle diverse carovane che continuano a partire dall’Honduras, Guatemala e Salvador. Ma per accogliere tanta gente serve un mucchio di quattrini. Lo stesso accordo accenna anche al contributo di alcuni miliardi che l’amministrazione Usa concederà per rilanciare le economie dei tre Paesi centramericani. Ma molto, se non tutto, dipenderà da come si organizza il Messico. Bisogna creare centri di accoglienza, registrare le persone, garantire sanità, scuola per i figli e lavoro per i genitori. Bisogna dare incentivi alle industrie del nord del paese che assumeranno i nuovi arrivati. Un lavoro e un impegno economico gravosi. Va iniziato subito.
Tutti si chiedevano dove sarebbero stati trovati i fondi. Obrador ha allargato le braccia: «A proposito di quanto costerà questo piano, lasciatemelo dire: abbiamo il budget sufficiente. Venderò subito l’aereo presidenziale e il resto della flotta istituzionale. Non ne abbiamo bisogno e i soldi raccolti garantiranno le spese che dobbiamo affrontare». La cosa è stata accolta sul web con scetticismo e batture ironiche. Sui social molti hanno protestato: «Quell’aereo è stato comprato con i soldi dei messicani, non devono finire agli immigrati ».