ItaliaOggi, 11 giugno 2019
In banca si insospettiscono subito quando vedono monete da un euro
Sono stata accusata di sottrarre moneta circolante e di essere fonte di inquinamento, nonché vessatrice di cassieri di banca perché ho avuto l’ardire di portare, avendolo anche comunicato in precedenza, risparmi in monetine da 1 e 2 euro presso lo sportello dove peraltro sono titolare di un conto corrente. In famiglia è partito qualche anno fa come gioco, abbiamo comprato un salvadanaio di creta e abbiamo iniziato a metter dentro monete da uno o due euro, alleggerendo le tasche.Una volta riempito lo abbiamo rotto e con certosina pazienza abbiamo rendicontato i nostri risparmi. Una bella cifra, anche inaspettata, a dire il vero.
Forti del fatto che ormai nessun conto corrente ti dà un guadagno netto e anche un po’ con la vecchia mentalità di dire “non ti rendi conto di quello che sprechi fintanto che non lo conti”, ci rechiamo in banca coi nostri sacchettini e… apriti cielo.
I mugugni del cassiere vanno dal «troppe monete, è un’operazione sospetta, dovete motivarla», fino al «siete fonte di inquinamento, sottraete moneta e costringete a fabbricarne altra, spendeteli invece di tenerli da parte», intramezzati da un 1vi dovrei fare pagare il portavalori, che se vede tutto sto peso e devo comunque parlare con il direttore della filiale».
Sorrido, non posso far altro, e metto in pratica la respirazione imparata al corso di yoga.
Sorrido pensando che le monete inquinano, mentre i titoli tossici offerti a clienti per cui dovremo pagare tutti con una serie di provvedimenti d’urgenza sono, al contrario, esempi di risparmio moderno.