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 2019  giugno 10 Lunedì calendario

Biografia di Giorgio Bertani

Giorgio Bertani (1936-2019). Editore, militante politico, ambientalista. Da editore pubblicò le opere di Dario Fo, ma anche dei saggi di intellettuali della sinistra e le ultime lettere di Ulrike Meinhof, la giornalista che aveva scelto la lotta armata nella Baader-Meinhof e che fu trovata morta (suicidata?) in carcere. Quant’anni fa stampò anche il primo libro del fisico Carlo Rovelli. Da attivista rapì con quattro amici il viceconsole spagnolo Isu a Milano. Stefano Lorenzetto: «Era il 28 settembre 1962, aveva 25 anni. Nella Spagna governata con pugno di ferro da Francisco Franco, tre giovani anarchici furono accusati di aver fatto saltare in aria alcuni monumenti dedicati al Generalissimo. Per uno di loro al processo era stata chiesta la pena di morte. Lo strumento per l’esecuzione capitale, la garrota, era fra i più barbari mai concepiti dalla mente umana: un anello di ferro che, serrato attorno al collo con lenti giri di vite, determinava la morte per strangolamento o per la frattura della vertebra cervicale. Fu così che Bertani e altri quattro suoi coetanei decisero di mettere in atto “qualche cosa troppo più grande di loro”, come titolò l’edizione pomeridiana del Corriere della Sera. Fecero pervenire al viceconsole spagnolo a Milano, Isu Elias, un falso invito da parte di Luigi Meda, vicesindaco dc, per un pranzo di lavoro. Al diplomatico venne fatto credere che sarebbe stato prelevato dall’autista del Comune, per cui il malcapitato non ebbe alcun sospetto quando trovò ad attenderlo in strada uno chauffeur munito di berretto con visiera e una Humber nera tirata a lucido, noleggiata per l’occasione, sulla quale si erano accomodati prima di lui Jolanda di Savoia, Frank Sinatra e Vittorio Gassman durante le loro visite a Milano. Anziché all’appuntamento con Meda, Elias fu dirottato nel Varesotto, in una bicocca dentro la boscaglia. Lo tennero prigioniero quattro giorni. Il tempo necessario per indurre il governatore militare di Barcellona a commutare la condanna a morte del bombarolo antifranchista in 30 anni di reclusione. Portato in questura, Elias testimoniò che durante il sequestro era stato trattato con molta umanità: aveva discusso di politica, giocato a tressette con i suoi rapitori e scritto lettere puntualmente recapitate alla moglie per rassicurarla. Bertani, dopo un breve soggiorno in cella, fu condannato a 6 mesi, con sospensione della pena in quanto incensurato. La Corte gli riconobbe di aver “agito per particolari motivi di valore morale e sociale”, gli stessi che spinsero Sandro Pertini, Elio Vittorini, Alberto Moravia e Umberto Eco a inviargli lettere di solidarietà» [L’Arena]. Dal 2002 al 2007 era stato consigliere comunale di Verona per i Verdi. Basco rosso, barba bianca e sciarpa arcobaleno per anni se ne era andato in giro per le strade della città con una bicicletta da donna. Malato da tempo, s’era convertito al bastone. Aveva 82 anni.