la Repubblica, 10 giugno 2019
Nozze combinate, lo sposo dice no
Aggredito sotto casa, dove vive con la moglie, a San Zeno (Brescia), da quattro, cinque persone. Lo avrebbero colpito, ferendolo con un coltello, alla testa, per rappresaglia perché lui, un indiano di 45 anni da tempo residente nel Bresciano, contrariamente a quanto disposto e indicato dalla propria famiglia, si sarebbe rifiutato di sposare la donna che secondo loro avrebbe dovuto diventare sua moglie, scegliendone un’altra della quale è innamorato. Questo, secondo quanto lui stesso ha riferito ai carabinieri, sarebbe il movente della lite avvenuta per strada, nel quartiere residenziale vicino all’abitazione dell’uomo, verso la mezzanotte di sabato. L’uomo, aggredito in strada mentre la moglie era in casa, si sarebbe poi presentato agli Spedali Civili di Brescia per farsi medicare (è stato giudicato guaribile in dieci giorni). Lì ha raccontato la lite e spiegato di essere stato aggredito perché non accettava il matrimonio combinato.
Secondo quanto ricostruito dai carabinieri che hanno individuato i responsabili del ferimento ma ne sarebbero ancora alla ricerca, non è escluso che tra gli aggressori che lui ha indicato almeno alcuni possano essere dei parenti della donna rifiutata come moglie. A ventiquattro ore dal ferimento dell’indiano, sulla cui regolarità in territorio italiano sono in corso verifiche, non c’era stato alcun fermo. Per i carabinieri «è importante trovare i responsabili e capire chi ha fatto cosa».