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 2019  giugno 08 Sabato calendario

Le due lesbiche picchiate su un bus a Londra

«Erano in quattro, hanno visto che stavamo insieme e ci hanno circondate, hanno cominciato a tirarci le monetine, a dirci cose aggressive su posizioni sessuali da lesbiche, cose del genere. Ci hanno intimato: “Baciatevi, così noi vi guardiamo”. Ho provato a scherzare per allentare la tensione. “La mia amica non parla inglese”, gli dicevo. Ma loro hanno cominciato a picchiarla sul pavimento del bus. Mi sono messa in mezzo, e hanno preso a pugni anche me». Il racconto di Melania Geymonat, 28 anni, è di quelli che fanno indignare Londra. I selfie fatti la notte dell’attacco con la sua ragazza Chris, i volti e i vestiti insanguinati, parlano del loro incubo e del loro coraggio. La Bbc chiede se ora hanno più paura a tenersi per mano in pubblico (paura condivisa da più di due terzi degli omosessuali inglesi secondo i sondaggi del governo). E Melania, uruguaiana che ha studiato teatro e medicina: «In verità dovremmo farlo più spesso. Sono furiosa per quanto è successo, ma non è certo una novità». 
Non è una novità? Due donne sull’autobus a due piani che va a Camden Town, simbolo della dolce (libera) vita londinese. Attaccate, picchiate per ciò che sono e perché non si prestano a un’umiliante esibizione a comando. Violenza se possibile ancora più disgustosa rispetto a quella di chi, a ogni latitudine, «punisce» la normalità dei segni d’amore in pubblico. 
I quattro assalitori, ragazzi dai 15 ai 18 anni inchiodati dalle telecamere, sono in arresto. Un coro di reazioni indignate unisce ora i rappresentanti della politica che da anni litigano solo sulla Brexit. Come se fosse il caso isolato di quattro balordi su un autobus notturno. Ma «non è certo una novità»: le parole di Melania Geymonat dovrebbero indignare più delle immagini che per qualche ora infiammeranno la Rete. Se non fosse per il sangue sui volti di due ragazze acqua e sapone, lo sdegno sarebbe lo stesso? È sdegno o voyerismo? I dati della polizia dicono che «gli attacchi d’odio omofobico» denunciati a Londra nel 2018 sono 2.308, quasi il doppio rispetto ai 1.488 del 2014. Più di 6 al giorno. Per il sergente Anthony Forsyth «in parte l’aumento è dovuto alla maggiore volontà di denuncia e all’accresciuta attenzione della polizia».
E l’altra parte? Fa più male sapere che i violenti dell’autobus per Camden Town sono minorenni cresciuti nell’era dei Gay Pride. Giugno è il mese dell’orgoglio per «la comunità Lgbt». L’orgoglio di Melania e di Chris è patrimonio di tutti, con o senza il viso insanguinato.